Trattamenti ortodontici: tutto quello che occorre sapere

Quando si parla di trattamenti ortodontici si apre un capitolo complesso e vario di approcci, trattamenti e dispositivi utili a risolvere molte problematiche a livello non solo funzionale, ma anche estetico. Se ti interessa sapere di più, se credi di aver bisogno di un trattamento ortodontico, qui troverai una guida utile con tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Cos’è un trattamento ortodontico?

È un metodo utilizzato per spostare o raddrizzare i denti, con lo scopo di migliorarne l’aspetto e la loro funzione.

 

In pratica, stiamo parlando dell’apparecchio, anche se questa parola spaventa ancora molte persone (forse anche te) perché ci si immagina ancora quell’ingombro di fili e placche metalliche un po’ antiestetico e fastidioso. Presto scoprirai che non è più così!

 

Oltre a ciò, distribuendo equamente la pressione masticatoria su tutta la dentatura, il trattamento ortodontico aiuta a proteggere nel lungo termine la salute di denti, gengive e articolazioni mandibolari.

Chi pratica l’ortodonzia?

Solitamente lo specialista che si occupa di questi trattamenti è l’ortodontista. È fondamentale rivolgersi a uno studio dentistico serio e affidabile: nel nostro studio dentistico a Modena ci occupiamo di ortodonzia e amiamo stabilire un rapporto di ascolto e assoluta fiducia con i pazienti e le pazienti.

Quali sono i vari step prima di fare un trattamento ortodontico?

L’aspetto principale è avere un quadro completo della situazione clinica della persona, tramite una visita ben approfondita, in modo che l’ortodontista possa stabilire il tipo di trattamento più adeguato.

In particolare, durante la prima visita ortodontica, l’ortodontista analizza vari aspetti:

  • Crescita ossea palatale e mandibolare.
  • Presenza di eventuali disallineamenti dei denti e/o malocclusioni.
  • Masticazione, deglutizione, respirazione e fonazione.
  • Presenza di eventuali parafunzioni, come il digrignamento/serramento dei denti.
  • Abitudini viziate, come la suzione del dito o del ciuccio.
  • Aspetto estetico della dentatura.

L’ortodontista potrà poi ritenere opportuno un approfondimento radiografico:

  • Tramite panoramica dentale, per esaminare il normale processo di permuta dentale e la presenza di tutti i denti definitivi in formazione.
  • Tramite teleradiografia in proiezione latero-laterale, che consente di analizzare proporzioni facciali, sviluppo auxologico e tendenze di crescita delle ossa mascellari.

Inoltre, da parte dell’ortodontista, sarà molto importante sensibilizzare la persona a una corretta igiene orale per prevenire carie e gengiviti.

A seguito della prima visita, l’ortodontista potrà decidere se:

  • Iniziare subito con il trattamento ortodontico.
  • Programmare visite di monitoraggio periodiche.

Perché sottoporsi a un trattamento ortodontico?

Molte persone hanno denti affollati o denti storti. Il trattamento ortodontico è in grado di raddrizzarli o spostarli in una posizione più favorevole. Questa soluzione non solo migliorerà l’aspetto della dentatura, ma anche il modo in cui i denti occludono fra di loro, rendendoli anche più facili da pulire.

 

In alcune persone, i denti frontali superiori possono protrudere (denti sporgenti) e avere un aspetto sgradevole. L’estetica dentale e l’aspetto del nostro sorriso non sono affatto secondari: raddrizzare denti storti o sistemare situazioni che rendono poco armonico il sorriso può aiutare notevolmente ad acquisire sicurezza nella vita sociale.

 

In altre persone, il modo in cui mandibola e mascella entrano in contatto può conferire un aspetto sgradevole ai denti e causare una malocclusione.

 

Quando i denti vengono a contatto in maniera scorretta, potrebbero insorgere problemi alle mascelle e alle articolazioni, e talvolta manifestarsi mal di testa.

 

In questo caso, il trattamento ortodontico aiuta a masticare in maniera corretta e alleggerisce la tensione muscolare.

Si può mettere l’apparecchio da adulti?

Certo, l’apparecchio per adulti esiste ed è un trattamento ortodontico fattibile! Considera che, dal punto di vista odontoiatrico, un adolescente è già considerato persona adulta: che tu abbia 20, 30 o 40 anni, ma anche 50 0 60, per noi dentisti non cambia nulla. Se è vero che ci sono momenti “strategici” dal punto di vista evolutivo, nell’età compresa dai 7 ai 10 anni, applicare l’apparecchio da adulti si può, con successo e soddisfazione.

Quali dispositivi vengono utilizzati per effettuare trattamenti ortodontici?

Introduciamo qui il mondo dell’ortodonzia invisibile: stiamo parlando di dispositivi in grado di correggere varie problematiche e risolvere innumerevoli situazioni, senza l’ingombro dell’apparecchio tradizionale.

 

Sì, hai capito bene: potrai raddrizzare i tuoi denti senza il disagio e l’imbarazzo di ridere con gli attacchi dell’apparecchio tradizionale in bella vista! In che modo? Lo spieghiamo subito.

 

Quando senti parlare di apparecchi invisibili, è possibile che ci si riferisca a due tipo di dispositivi ortodontici, con caratteristiche diverse tra di loro:

  • Gli allineatori trasparenti;
  • L’apparecchio linguale.

Il trattamento con gli allineatori presenta due limiti: la predicibilità del risultato e le indicazioni (infatti, non tutte le malocclusioni possono essere trattate con questi dispositivi).

 

Invece, l’apparecchio linguale è sovrapponibile al trattamento ortodontico tradizionale: per questa ragione, ci riferiamo prevalentemente all’apparecchio linguale quando parliamo di ortodonzia invisibile.

 

Sul nostro blog troverai tantissimi approfondimenti tematici. Per esempio, qui puoi leggere una guida completa all’uso dell’apparecchio linguale; invece, qui puoi leggere informazioni approfondite sugli allineatori trasparenti.

Ci sono vantaggi rispetto all’ortodonzia tradizionale? Sì, ecco quali

L’apparecchio linguale presenta notevoli vantaggi sia estetici sia clinici rispetto ai tradizionali apparecchi esterni. Infatti, non rovina lo smalto dentale e non lascia segni di decalcificazione.

 

L’applicazione degli attacchi sulla superficie esterna del dente, come avviene nei trattamenti tradizionali, prevede l’uso di colle che potrebbero rovinare lo smalto, creando sgradevoli macchie bianche poco estetiche e aumentando il rischio di carie.

 

Al contrario, applicare le piastrine sulla parte interna del dente significa evitare il rischio di white spot (segni di decalcificazione) sulla superficie vestibolare dello smalto, a danno dell’estetica del sorriso.

Per chi è indicato l’uso dell’apparecchio linguale?

L’ortodonzia linguale è indicata in questi casi:

  • Adolescenti con malocclusione da correggere tramite dispositivi invisibili.
  • Adulti impegnati dal punto di vista sociale e relazionale (anche per ragioni lavorative), che richiedono una soluzione invisibile.
  • Persone molto attente alla propria salute e all’estetica del proprio sorriso.

Ci sono controindicazioni all’utilizzo dell’apparecchio linguale?

Ci sono due condizioni alle quali prestare attenzione, e cioè:

1. Pazienti parodontali

La parodontite comporta la migrazione degli elementi dentali, con conseguenze sgradevoli a livello estetico. Il paziente parodontale non può sottoporsi a un trattamento ortodontico.

 

Infatti, il trattamento ortodontico avviene tramite un processo infiammatorio, indotto dall’ortodonzia stessa per rimodellare l’osso alveolare, affinché i denti si possano sistemare.

 

Durante il processo infiammatorio, viene rilasciato un mediatore chimico che può peggiorare l’infiammazione parodontale.

 

Perciò, nei pazienti adulti, è sempre necessario sottoporsi a una visita dal parodontologo, per assicurarsi che non ci siano problemi di parodontite intercorrenti. Solo dopo aver risolto la parodontite, potrà essere eseguito il trattamento ortodontico.

 

Peraltro, alcuni studi clinici hanno dimostrato che in seguito al movimento ortodontico è stato osservato un minimo, ma significativo guadagno di attacco clinico ( cioè la quantità di gengiva e osso attaccati alla radice del dente) nei pazienti sottoposti a precedente trattamento parodontale.

2. Malocclusioni di natura scheletrica

In questo caso, il trattamento ortodontico è suggerito solo se associato a un trattamento maxillo-facciale, per riportare il mascellare in posizione.

 

Situazioni di malocclusione nella persona adulta sono imputabili ai trattamenti ortodontici eseguiti in giovane età, in presenza di difetti di natura scheletrica non adeguatamente e tempestivamente diagnosticati, che hanno causato una recidiva nell’età adulta.

 

Alterazioni dell’occlusione dentale che non possono essere aggiustate con il solo trattamento ortodontico sono, per esempio, il morso profondo (quando i denti superiori coprono eccessivamente i denti inferiori) e il morso aperto (cioè la presenza di spazio tra gli incisivi superiori e quelli inferiori, con contatto solo a livello dei molari).

 

Potresti già sospettare una malocclusione, ma per averne certezza sono necessari esami specifici, cioè:

  • Radiografie: panoramica e teleradiografia.
  • Fotografie operatorie: per consentire agli esperti di valutare la tua attuale estetica dentale e quella futura.
  • Impronta digitale: per realizzare un modello 3D della tua bocca.
  • CBCT: è la Cone Beam, una versione moderna della TAC che consente di studiare le ossa avendone una visione tridimensionale.

Cosa succede quando i denti raggiungono la posizione corretta?

Quando il trattamento è finito, gli elementi dentali devono essere mantenuti in posizione per un certo periodo di tempo, detto “contenzione”, e gli apparecchi che conservano i denti in posizione vengono chiamati apparecchi di contenzione.

 

Gli apparecchi di contenzione mantengono i denti nella posizione corretta mentre osso e gengive si stabilizzano, e possono essere mobili o fissi, in base al problema originario.

 

Anche in questo caso, non temere: nella maggior parte dei casi, le contenzioni ortodontiche sono pressoché invisibili e poco invasive.

Quanto dura il trattamento con ortodonzia?

Non è possibile definire tempistiche valide per tutti, poiché ogni situazione è unica. Prima di stabilire la durata del trattamento, è necessario aver effettuato una corretta diagnosi.

 

Per esempio, molte situazioni di natura prettamente estetica possono essere risolte in pochi mesi. Invece, la correzione delle malocclusioni severe prevede un trattamento più lungo.

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I trattamenti ortodontici sono dolorosi?

È necessaria una fase di adattamento, ma il fastidio tende a scemare rapidamente, assicurando comfort ed efficacia ai pazienti. Infatti, in genere, i denti potrebbero dare un po’ di fastidio subito dopo gli aggiustamenti, ma questa sensazione scompare in breve tempo.

Quali sono le percentuali di efficacia e successo?

Sono davvero molto alte: con il giusto trattamento ortodontico, stabilito dopo una visita accurata e dopo aver risolto eventuali problemi parodontali o malocclusioni scheletriche, è possibile sfoggiare un sorriso perfetto!

 

Tuttavia, per una riuscita ottimale e risultati soddisfacenti è necessario affidarsi a un professionista esperto (a proposito: qui trovi alcune dritte sulla scelta del dentista migliore) e seguire scrupolosamente tutte le indicazioni fornite, come una corretta igiene orale e un’adeguata manutenzione del dispositivo ortodontico.

I risultati ottenuti sono permanenti?

Anche dopo la contenzione, è del tutto normale che avvengano leggeri movimenti degli elementi dentali durante il corso della vita. In ogni caso, è ben raro che i denti subiscano movimenti tali da richiedere un ulteriore trattamento. A tal proposito…

Come posso prendermi cura del mio apparecchio e dei miei denti?

È fondamentale fare regolari visite di controllo durante il trattamento ortodontico. Inoltre, sarà necessario prendersi particolare cura dei denti e della bocca:

  • Pulisci diligentemente i denti ogni giorno, inclusi gli spazi interdentali. L’igienista dentale ti mostrerà tutte le tecniche da utilizzare in base al tipo di apparecchio indossato.
  • Riduci al minimo cibi e bibite zuccherate, soprattutto le bevande gassate. Inoltre, cerca di evitare cibi gommosi (ad esempio le caramelle gommose, i marshmallow, peraltro molto zuccherini) che tendono ad attaccarsi ai denti o cibi troppo duri (come il torrone molto duro).
  • Non dimenticare il filo interdentale e lo scovolino: dentista e igienista dentale ti consiglieranno, eventualmente, il superfloss o un altro filo interdentale adatto alla pulizia al di sotto delle protesi fisse, dove non è possibile usare il filo interdentale normale.

Come posso sapere se ho bisogno di un trattamento ortodontico?

La prima cosa da fare è rivolgersi al proprio dentista e chiedere il suo parere professionale, dopodiché procedere alla visita specialistica e al trattamento più adeguato.

Quanto costano i trattamenti ortodontici?

Anche in questo caso, come per la durata del trattamento, non c’è una risposta generale. Infatti, il prezzo varia da persona a persona e da un caso clinico all’altro: perciò, l’ortodontista formulerà un preventivo e fornirà tutti i dettagli dopo aver studiato la situazione.

 

È sempre consigliabile discutere a fondo dei costi: dubita sempre di soluzioni low cost, perché potresti ricevere grosse delusioni e non riuscire a risolvere la situazione.

 

Invece, rivolgendoti a professionisti di grande esperienza, come il team del nostro studio di Modena, avrai sempre massima trasparenza e onestà.

L’ortodonzia può danneggiare i denti?

No. I denti possono danneggiarsi se, durante il trattamento, non te ne prendi cura. I dispositivi ortodontici non causano nessun danno di per sé, ma, come abbiamo detto poco fa, una cattiva igiene orale e troppe bevande e snack zuccherati potrebbero provocare danni permanenti.

 

Spero di aver chiarito molti tuoi dubbi con questo approfondimento. Se hai altre domande, non esitare a scrivermi all’indirizzo simone@simonevaccari.it o a rivolgerti allo studio: siamo a tua disposizione per qualunque esigenza o richiesta.

 

 




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