Sbiancamento dentale: ogni quanto farlo?

Ogni quanto possiamo fare lo sbiancamento dentale? Questa è sicuramente una domanda molto frequente che ti porrai spesso anche tu, molto probabilmente perché desideri un sorriso più bianco e brillante.

 

Ti starai anche chiedendo la durata del risultato, ogni quanto dovrai effettuare eventuali richiami e se la durata dei trattamenti di sbiancamento sia dannosa per la tua salute.

 

Come ridurre i tempi e quanto più a lungo mantenere il bianco dei tuoi denti perfetti? Queste domande sono tutte lecite, e proprio per questo vorrei fornirti alcune pratiche linee guida.

 

Perché un trattamento professionale è la scelta migliore?

Tra le tecniche presenti oggi è sempre meglio optare per una tecnica professionale e dunque affidarsi a un professionista con grande esperienza sul campo, che sappia utilizzare i materiali più sicuri e qualitativamente migliori, per ridurre gli effetti collaterali e ottenere una elevata efficacia.

 

Le tecniche professionali includono il trattamento effettuato alla poltrona e la tecnica professionale del walking bleach.

 

La tecnica del walking bleach: sicura e dai risultati eccellenti

Quest’ultima è quella maggiormente utilizzata a livello mondiale, che consente di ottenere i migliori risultati riducendo al minimo gli effetti collaterali.

 

Questa tecnica consiste uno sbiancamento domiciliare tramite una mascherina realizzata dall’odontotecnico sulla base di un’impronta dentale di precisione del paziente, effettuata dall’odontoiatra.

 

All’interno della mascherina viene applicata una piccola quantità di prodotto sbiancante. La mascherina dovrà essere utilizzata tutta la notte, lungo un periodo di 25- 30 giorni. Per i casi di macchie dentali severe o macchie dovute a tetracicline, il trattamento può durare fino a 60 giorni.

 

La tecnica del walking bleach è la migliore per differenti motivi, per esempio consente di ottenere migliori risultati in termini di tempo riducendo gli effetti indesiderati, in particolare:

  • Sensibilità post trattamento, che in questo caso è praticamente nulla.
  • Riassorbimento radicolare, danno irreversibile che può comportare l’estrazione del dente.

 

Quante volte sottoporsi al trattamento domiciliare?

La scelta della tecnica è una prima risposta: se scegli il walking bleach, il risultato ottenuto rimarrà stabile per diversi anni e quindi non è necessario fare dei richiami a stretto giro.

 

Invece, per le tecniche eseguite alla poltrona, in brevissimo tempo, i risultati durano pochi giorni, ma è opportuno non ripetere a breve distanza il trattamento perché i prodotti utilizzati sono aggressivi e a elevata concentrazione.

 

Da cosa dipende la frequenza del trattamento sbiancante?

Sostanzialmente, dipende in gran parte dai risultati che desideri ottenere. Qualunque trattamento di sbiancamento prevede una piccola recidiva, ossia si verifica un piccolo ritorno alla cromia originale del dente.

 

Ciò significa che il bianco luminoso e brillante, “nuovo di zecca” dopo il trattamento potrebbe regredire un po’. Perciò, la frequenza dipenderà da quanto si è disposti a ritornare al colore di partenza. Ma a brevissimo ti svelerò alcuni trucchi per mantenere i tuoi denti bianchi e brillanti il più a lungo possibile.

 

La frequenza del trattamento sbiancante comporta rischi?

Se si utilizzano prodotti con concentrazioni piuttosto ridotte, gli effetti collaterali sono minimi: solo un po’ di sensibilità termica (cioè sensibilità al caldo e al freddo) che tende a scomparire dopo pochi giorni, non appena si conclude il trattamento. Dunque puoi evitare di preoccuparti: la tua salute non è a rischio!

 

Quali abitudini seguire per mantenere bianchi i denti?

Oltre allo sbiancamento professionale, puoi fare molto per contribuire alla salute dei tuoi denti e per evitare che i felici risultati del trattamento sbiancante siano alterati da qualche cattiva abitudine:

Abitudini alimentari e abitudini comportamentali viziate 

Fumo di tabacco, pipa, sigarette classiche o sigaretta elettronica io il consumo di alcuni cibi e bevande può comportare l’alterazione della cromia dentale:

  • Fumare contribuisce a macchiare i denti e la quantità fa la differenza. Con poche sigarette al giorno non si osservano danni evidenti; diverso è se l’abitudine al fumo è più intensa. In questo caso, la cromia dei denti si scurisce e si potrebbero compromettere i risultati dello sbiancamento.
  • Alcuni cibi come ortaggi a foglia verde (spinaci, carciofi, asparagi) o i frutti di bosco, soprattutto i mirtilli, sono alimenti che contengono sostanze altamente pigmentanti e tendono a macchiare i denti.
  • Bevande come vino rosso, caffè, bibite gassate, tè e tisane. In particolare, tè e tisane tendono a macchiare i denti ben più del caffè!

Se riusciamo a controllare le nostre abitudini alimentari e comportamentali, il trattamento sbiancante avrà performance decisamente superiori e durature.

 

La qualità dell’igiene orale è importante anche per salute e prevenzione

L’utilizzo frequente e corretto dello spazzolino (anche elettrico) e del filo interdentale può dare risultati apprezzabili, sia per conservare i risultati dello sbiancamento, sia per la salute dentale e la salute orale in senso lato. Segui sempre tutti i consigli pratici e i suggerimenti del dentista: una buona igiene orale è il primo passo per una perfetta prevenzione.

 

Il vero segreto per mantenere un sorriso bianco più a lungo

Nella tecnica del walking bleach può esserci un piccolo trucco per avere denti sempre bianchi nel tempo. Dopo i 25-30 giorni di trattamento, le mascherine in silicone non saranno usurate, ma potrai conservarle e saranno perfettamente in grado di essere riutilizzate.

 

Consiglio sempre ai pazienti di conservare con cura le mascherine consegnate con il kit sbiancante, poiché ciò consentirà di eseguire piccoli richiami nel corso degli anni successivi.

 

Come e quando vengono effettuati questi richiami? 

Solitamente consiglio una frequenza di 1- 2 volte l’anno, eseguendo un’applicazione sbiancante che può durare dai 3 ai 10 giorni.

 

Personalmente, ho compiuto il primo sbiancamento nel 1999, e da allora un paio di volte l’anno eseguo i miei richiami per mantenere luminoso e brillante il bianco del mio sorriso, senza alcun tipo di problema.

 

Più sono effettuati questi richiami nel tempo, maggiore è il risultato con minori applicazioni: noterai come già nell’arco di qualche sera di applicazione i tuoi denti avranno recuperato qual bianco brillante che renderà il tuo sorriso davvero luminoso e che avevi dopo la prima applicazione del trattamento.

 

Anche nel caso dei richiami, l’utilizzo del prodotto sbiancante, cioè il perossido di carbammide, prevede quantità minime e poco invasive, in modo da abbattere il rischio di effetti collaterali; anche la sensibilità post trattamento è minima.

 

Durante gli anni successivi allo sbiancamento, qualora ti si presentasse un’occasione importante (laurea, battesimo, matrimonio o altre) sarà sufficiente, a ridosso dell’evento, compiere in autonomia lo sbiancamento e ottenere un bel sorriso smagliante che lascerà tutti di stucco!

 




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