La diagnosi è un dovere. Deve essere la più completa e accurata.
Vediamo nel dettaglio gli elementi fondamentali della diagnosi per la parodontite.
L’esame ispettivo consta di una visita durante la quale il Parodontologo esamina visivamente le mucose, le gengive e i denti.
L’esame di screening (PSR: Periodontal Screening Recording) si avvale di una sonda millimetrata e stabilisce con un sondaggio dei solchi gengivali un punteggio. In pochi minuti, senza dolore ed alcuna invasività, è possibile inquadrare con certezza il paziente. Definire il suo stato di salute o malattia superficiale o profonda. In base all’esito del test di screening può rendersi necessario un approfondimento diagnostico.
L’esame parodontale completo si avvale di una sonda millimetrata. Consente di raccogliere i principali parametri parodontali.
Gli indici biomedici sono:
Gli indici biometrici sono dati dalla profondità del sondaggio, dall’entità della recessione gengivale e dalla perdita di attacco clinico. A questi parametri si associa un’analisi millimetrica della gengiva aderente, l’eventuale sondaggio delle biforcazioni e il grado di mobilità.
È il parametro basilare per comprendere se vi è un buon controllo di placca da parte del paziente. La placca ed i batteri presenti in essa sono la principale causa delle gengiviti e delle parodontiti. Passando una sonda lungo il perimetro di ogni dente si ottiene una percentuale di placca presente. Se è superiore al 20% il paziente non ha un buon controllo e va istruito e motivato.
È il parametro basilare per comprendere lo stato infiammatorio del paziente. Il sanguinamento è condizione inequivocabile di infiammazione.
Essendo la gengivite e la parodontite malattie infiammatorie, il calcolo di questo indice è fondamentale.
L’esame radiografico endorale in associazione all’esame parodontale consente di avere tutte le informazioni per formulare una diagnosi completa. L’importanza della diagnosi è determinante per stabilire gli obbiettivi e il piano di terapia da proporre.
L’analisi dell’insieme di fattori che concorrono a stimare quante possibilità ha quel paziente di sviluppare la malattia o di peggiorare laddove sia essa già comparsa. Compilare un profilo di rischio individuale significa stabilire in che fascia si trovi un soggetto. Il controllo dei fattori di rischio è la chiave di successo per il controllo della malattia parodontale.
Il percorso verso la guarigione richiede non solo una diagnosi accurata ma anche un intervento tempestivo e adeguato al tipo e allo stadio della malattia parodontale.
La malattia parodontale è per definizione subdola e silente. I sintomi sono sfumati e non inducono il paziente a farsi visitare. Quest’assenza di osservazione può determinare una mancata diagnosi precoce. La mancata diagnosi precoce può complicare il trattamento. Il danno infatti può essere già consistente al momento della visita.
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