Incidenza della parodontite in Italia: quante persone ne sono affette?

Circa il 60% della popolazione italiana è affetta da una forma di malattia parodontale da lieve a grave. Circa il 50% della popolazione mondiale è colpito da parodontite, ma il 10-12% ne è interessato in forma grave (parodontite di stadio III e IV). Le forme più severe sono la principale causa della perdita di denti in età adulta: è quindi fondamentale diagnosticare e curare precocemente la parodontite, per evitare gravi danni funzionali ed estetici e prevenire potenziali conseguenze a livello sistemico. Scopriamo di più in questo articolo.

Epidemiologia della malattia parodontale in Italia

Come abbiamo anticipato nell’introduzione, circa il 60% della popolazione italiana è coinvolta da una forma di parodontite o piorrea da lieve a grave.

 

Circa il 10-14% di persone in Italia è affetto da parodontite grave che, senza un’adeguata diagnosi e terapia, può determinare la perdita dei denti.

 

Attualmente, una quota rilevante di queste patologie non è diagnosticata né adeguatamente trattata. Generalmente, la parodontite raggiunge un picco di insorgenza intorno ai 40 anni.

 

È fondamentale diagnosticare per tempo i primi sintomi della piorrea, per prevenire le conseguenze della malattia parodontale e la perdita degli elementi dentali.

 

Nel nostro studio odontoiatrico a Modena la prevenzione e la salute parodontale sono centrali per quanto riguarda il nostro approccio clinico. Sensibilizzare e rendere consapevoli le persone che si rivolgono a noi è imprescindibile per fare cultura sulle tematiche parodontali, ancora non adeguatamente conosciute e trattate, e potenziare sempre di più la salute orale.

 

Per questa ragione, collaboriamo strettamente con il nostro parodontologo di fiducia: l’obiettivo è offrire ai pazienti ascolto attivo, consulenze specialistiche, diagnosi accurate e terapie mirate ed efficienti.

Le persone sanno di avere la parodontite?

C’è ancora un forte divario tra l’epidemiologia e la diagnosi, lo dicono le evidenze scientifiche. L’incidenza della malattia è molto alta, ma il 75% della popolazione italiana non ha idea di cosa sia la malattia parodontale, il 17% riceve una diagnosi, il 3% è in trattamento.

 

Tantissime persone non sanno di avere una parodontite in corso e non ricevono cure. Una indagine Istat del 2016 ha rilevato che solo l’1,2% dei cittadiniriceve cure parodontali adeguate e complete.

Cosa comporta tutto ciò? Da un lato, la mancata diagnosi di parodontite porta più o meno precocemente alla perdita dei denti, con conseguenze serie:

  • Conseguenze sul piano funzionale ed estetico;
  • Conseguenze a livello psicologico ed economico;
  • Peggioramento delle condizioni sistemiche di pazienti diabetici e ipertesi, oltre che affetti da altre patologie croniche.

La Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) ha attivamente collaborato alla stesura delle prime linee guida per una corretta pratica diagnostica e terapia della parodontite per i paziente di stadio I-III, emanate dalla Federazione Europea di Parodontologia.

 

Queste linee guida sono state già adottate da diversi paesi europei, come Spagna, Germania e Regno Unito, nell’ambito delle linee guida nazionali per il trattamento della parodontite.

 

Mettere al centro dell’attività clinica la parodontologia significa dare valore alla prevenzione del disturbo parodontale e alla diagnosi precoce per il miglioramento della salute orale, con un impatto significativo sulla salute generale delle persone.

 

Ciò significa non solo acquisire competenze cliniche, ma anche approntare strategie organizzative che rendano possibile l’applicazione capillare di queste linee guida.

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Come intercettare tempestivamente la parodontite?

Per riconoscere e contrastare efficacemente la piorrea occorrono:

  • Corretta informazione.
  • Prevenzione.
  • Diagnosi precoce.

A tal proposito, abbiamo ottime notizie: esiste il test P.S.R. (Periodontal Screening Recording): è un test di screening che si esegue utilizzando una sonda parodontale millimetrata, utilizzata su tutti i denti.

 

Si tratta di un sondaggio indolore, rapido e non invasivo, che in appena 15 minuti consente di fare una diagnosi sullo stato parodontale del paziente. È un esame completo al quale ogni paziente dovrebbe sottoporsi per scoprire il proprio stato di salute parodontale.

A proposito: facciamo un breve riassunto della parodontite

La parodontite, piorrea o malattia parodontale è una distruzione infiammatoria cronica dei tessuti di sostegno del dente, provocata da specifici patogeni anaerobi contenuti nella placca dentale che si accumula sulla superficie dentale.

 

La progressione della patologia porta alla perdita ossea ed è la causa principale dell’edentulia tra le persone adulte, cioè la perdita parziale o totale dei denti.

 

La parodontite è strettamente legata allo stile di vita, e influenzata, nel suo decorso, da numerosi fattori locali e sistemici, che possono influenzarne l’espressione clinica:

  • Cattiva igiene orale.
  • Fumo.
  • Diabete.
  • Alcune malattie sistemiche che alterano la risposta immunitaria.
  • Alcune anomalie genetiche.
  • Stress.

Cosa comporta una diagnosi tardiva?

La mancata diagnosi precoce e una mancata terapia influenzano sensibilmente la progressiva distruzione dell’apparato di sostegno dei denti, con una conseguente compromissione della funzione masticatoria e dell’aspetto estetico, e con la perdita degli elementi dentali.

 

Inoltre, oggi sappiamo che la parodontite può rappresentare un potenziale fattore di rischio per alcune malattie sistemiche, come ad esempio le patologie cardiovascolari e il diabete (che può, a sua volta, peggiorare una parodontite già in corso).

 

Queste conoscenze ed evidenze scientifiche sottolineano l’urgente necessità di diagnosticare precocemente la parodontite e applicare le corrette procedure preventive e/o terapeutiche, iniziando dal test di screening di cui abbiamo parlato poco fa. Prevenzione e terapia sono molto efficaci nella maggior parte dei casi.

Si può curare la parodontite quando è già presente?

La risposta è sì: ti invito a leggere il nostro articolo La parodontite si cura, ecco come. La scienza sta facendo progressi e oggi possiamo dire con certezza che è possibile controllare la malattia, ottenendo risultati soddisfacenti nel lungo termine. Ti consiglio di leggere anche Parodontite: la prevenzione è la miglior cura, sempre dal nostro blog.

 

È comunque importante ribadire che, per avere successo nella cura della piorrea, è fondamentale stabilire un solido rapporto di fiducia tra odontoiatra e paziente o, per meglio dire, tra parodontologo e paziente.

 

Infatti, lo specialista, oltre ad adottare misure terapeutiche consolidate dal punto di vista scientifico, ha il compito di informare e istruire le persone a livello di comportamento e abitudini.

 

Il controllo dei fattori di rischio (placca batterica, tasche parodontali residue, fumo, diabete, stress) è imprescindibile per il controllo della situazione parodontale nel medio e lungo termine.
Oggi tutte le persone hanno il diritto di scoprire il percorso da intraprendere affinché i numeri della parodontite facciano meno paura.

 

Con questo articolo, spero di aver chiarito quanto sia importante continuare a occuparsi della salute orale e parodontale. In caso di dubbi e domande, non esitare a scrivermi a simone@simonevaccari.it o a rivolgerti allo studio, saremo davvero lieti di rispondere alle tue domande.




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