Parodontite giovanile: ecco come intervenire in tempo

La parodontite è una malattia aggressiva che si manifesta in pazienti tra i 40 e i 60 anni, ma siamo sicuri che non possa colpire anche i molto giovani?

La parodontite è una patologia di origine batterica che interessa i tessuti di supporto del dente quali le gengive, l’osso ed il legamento. A livello statistico è molto frequente: colpisce un italiano su 2 sopra i 40 anni e rappresenta una delle principali malattie croniche a livello mondiale. Che tu ci creda o no è la sesta in termini di incidenza su base globale. Anche se tendenzialmente si presenta dai 40 ai 60 anni, non sono rare le forme giovanili. La parodontite è per definizione una malattia silente, asintomatica e con una certa familiarità. Al fine di prevenirla e combatterla risulta quindi determinante capirne la natura ed intervenire tempestivamente. Proprio perché non presenta sintomi (o sono molto sfumati) è difficile riconoscerla e quando si manifestano spesso è troppo tardi. Quali possono essere quindi i campanelli di allarme?

  • Sanguinamento gengivale
  • Gonfiore e arrossamento gengivale
  • Dolore e ipersensibilità delle gengive
  • Ipersensibilità dentale al caldo e al freddo
  • Retrazione gengivale
  • Alitosi
  • Mobilità dentale (in uno stadio avanzato)

Se presenti uno o alcuni di questi sintomi è molto probabile che anche tu sia colpito da parodontite. Se pensi che sia una malattia trascurabile, posso assicurarti che non è così. Forse non sai che è correlata ad altre patologie croniche sistemiche quali la sindrome metabolica, diabete di tipo 2, obesità, ipertensione, malattie polmonari, malattie cardiovascolari e insufficienza cardiaca. La correlazione è legata alla natura di queste patologie: sono di origine batterica. Di conseguenza, abbassando le difese immunitarie il nostro corpo risulta più debole e maggiormente soggetto a sviluppare altre malattie. È difficile da pensare che un’infezione alle gengive possa essere la causa di mali più severi. In molti infatti la sottovalutano. Per tale motivo ho deciso di scrivere questo articolo, al fine di informarti sui rischi della parodontite che può svilupparsi anche in età giovanile. Nel testo che stai leggendo risponderò alle seguenti domande:

  • Perché la parodontite può insorgere anche in giovane età?
  • Come riconosco una gengivite da una parodontite?
  • Quali sono le cause e i sintomi della parodontite giovanile?
  • La parodontite cronica nei giovani può essere aggressiva?
  • A chi rivolgersi se presento i sintomi della parodontite giovanile?

Perché la parodontite può insorgere anche in giovane età?

La parodontite giovanile può essere definita come una patologia a sé stante. Le cause che ne favoriscono l’insorgere sono molteplici:

  • Fumo
  • Cattiva o errata igiene
  • Stress
  • Fattori genetici
  • Malattie croniche correlate come il diabete o deficit immunitari.

Nel 2018 la nuova classificazione elaborata nel Workshop Mondiale di Parodontologia ha suddiviso tale malattia in stadi (da 1 a 4 secondo la gravità) e in gradi (a-c) a seconda del rischio di progressione della malattia. Come ti ho anticipato, la parodontite può colpire anche i più giovani. È quindi opportuno mettere in atto alcuni accorgimenti anche e soprattutto in età adolescenziale. Tra questi rientrano un attento monitoraggio ed un efficace sistema di prevenzione ed igiene orale. È importante sottolineare come l’avanzamento della malattia aumenti in presenza di familiarità: la predisposizione genetica può favorire l’insorgenza e la velocità di progressione della parodontite.

 

Come riconosco una gengivite da una parodontite?

In primo luogo tengo a chiarire che gengivite e parodontite non sono sinonimi. La gengivite è un’infiammazione che interessa i tessuti di sostegno del dente (la gengiva per l’appunto). La parodontite invece è più grave di una semplice infiammazione: rappresenta la fase avanzata del disturbo gengivale. Non rimane circoscritta ai soli tessuti di sostegno del dente, ma si estende a tutto il parodonto.

 

Per riconoscere la presenza di una gengivite o parodontite (sia su un giovane che su un adulto) è necessaria una diagnosi. La diagnosi consiste in un sondaggio parodontale completo effettuato per mezzo di un semplice test di screening. Sto parlando del Test del P.S.R., che permette di valutare lo stato di salute dei nostri denti, individuando l’eventuale presenza di malattia superficiale (gengivite) o profonda (parodontite).

 

Dopo aver identificato il quadro clinico dei tessuti parodontali, deve essere istituita un’adeguata terapia farmacologica in base all’esito diagnosticato. Lo screening Parodontale può riportare 3 possibili casi:

  • Caso di salute: è sufficiente attuare una prevenzione primaria basata su controlli costanti di igiene orale e terapia di supporto.
  • Caso di malattia superficiale (gengivite): richiede:
    • Individuare i fattori causali
    • Migliorare gli indici di placca e sanguinamento
    • Attuare una terapia professionale
    • Controllo domiciliare della placca
  • Caso di malattia profonda (parodontite): è opportuno risolvere il quadro infiammatorio fino al ripristino della salute dei denti e delle gengive.

Da cosa è causata e quali sono i sintomi della parodontite giovanile?

La parodontite in età giovanile dipende dalla presenza di batteri peculiari responsabili della malattia, correlati ad un’infiammazione. Può presentarsi anche in forma aggressiva ed il livello di infiammazione dipende dal grado di suscettibilità individuale alla patologia. È fondamentale diagnosticarle tempestivamente, al fine di evitare che degenerino in casi più gravi e irreversibili.

Tra le cause e fattori di rischio più noti ricordiamo:

  • Batteri contenuti nella placca batterica
  • Tasche parodontali
  • Fumo
  • Diabete
  • Stress
  • Alterazioni della risposta immunitaria

I principali sintomi della parodontite giovanile sono:

  • Sanguinamento delle gengive: rappresenta la prima vera “spia” che esprime la presenza di un’infiammazione
  • Mobilità dentale: la malattia parodontale determina una riduzione del supporto per cui i denti sono sottoposti ad aumentata mobilità
  • Denti che si allungano: il riassorbimento osseo contestuale alla retrazione gengivale può portare ad un’aumentata lunghezza del dente
  • Alitosi: l’alito cattivo è spesso associato a batteri, specie quelli più aggressivi per il parodonto, che hanno caratteristiche particolari

La parodontite in età giovanile può essere aggressiva?

Come ti ho anticipato precedentemente la parodontite può presentarsi in forma anche aggressiva nei giovani adolescenti. In questo caso si caratterizza da severi e rapidi quadri di distruzione localizzati (colpendo alcune zone) oppure generalizzati (quando più del 30% della bocca ne è interessata).

A chi mi devo rivolgere se presento i sintomi della parodontite giovanile?

In presenza di sospetto di malattia parodontale in età giovanile è opportuno rivolgersi ad uno studio dentistico che preveda nel suo team di lavoro anche la figura di un Parodontologo Professionista. Solo un esperto in parodontologia è in grado di diagnosticare la malattia ed elaborare un piano di cure appropriato e personalizzato in base alle tue esigenze.

Al fine di raggiungere la tua salute parodontale sono necessari 3 fattori:

  • Informazione: il Parodontologo ti dovrà informare sulla tua situazione e formare sulle tecniche di cura domiciliare
  • Consapevolezza: dei sintomi e conseguenze se non curate tempestivamente
  • Alleanza medico-paziente fin da adolescenti: solo con un lavoro di squadra si potrà vincere la battaglia contro la parodontite

Conclusioni

La parodontite è una malattia diffusa a livello globale di origine batterica che colpisce i tessuti di supporto del dente. Erroneamente viene spesso sottovalutata e quindi trascurata, inconsapevoli dei rischi di sviluppo di altre patologie ad essa correlate. La sua incidenza è maggiormente frequente tra i 40-60 anni, ma esistono forme di parodontite giovanili.

 

Fondamentale è quindi la diagnosi ed il monitoraggio della situazione al fine di tenere sotto controllo la patologia ed evitare ripercussioni irreversibili.

 

Spero in questo articolo di aver risposto ad ogni dubbio, ma nel caso avessi altre perplessità non esitare a scrivermi a simone@simonevaccari.it, sarò lieto di rispondere alle tue domande.




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