Otturazioni in amalgama: sono pericolose per la salute?

Le otturazioni in amalgama, composte da mercurio, argento, stagno, rame e zinco hanno rappresentato, fino agli anni Novanta, la soluzione più economica e conservativa con la quale curare la carie. Da qualche tempo, invece, le otturazioni in amalgama sono state proibite in diversi Stati e sostituite dalle cosiddette“otturazioni bianche” in resina composita. Vediamo insieme se l’amalgama sia pericoloso per la salute e se sia utile sostituire le otturazioni in amalgama con le otturazioni bianche.

Otturazioni in amalgama: pericolose o no?

L’amalgama è una lega composta da argento, mercurio, stagno e rame; come abbiamo accennato nell’introduzione, costituisce il materiale più longevo e più utilizzato per le otturazioni dentarie dei settori posteriori negli ultimi 150 anni.

 

Il successo delle vecchie otturazioni in amalgama è dovuto a diversi motivi, tra i quali:

  • Facilità di utilizzo.
  • Versatilità del materiale in quasi tutti i tipi di otturazione.
  • Basso costo.
  • Mancanza di una vera e propria alternativa.

Lo sviluppo e la diffusione di materiali più estetici e adesivi, come ad esempio le resine composite, hanno determinato una significativa diminuzione dell’utilizzo dell’amalgama.

 

Ad oggi, l’amalgama non è più tra i restauri di prima scelta per alcuni motivi principali:

  • Estetica non molto gradevole.
  • Non rafforza il dente.
  • Non ha potere adesivo.

Inoltre, con la sempre maggiore diffusione dei materiali compositi, si è iniziato a discutere della possibile tossicità delle diverse tipologie di amalgama dentale utilizzate in precedenza, per via del loro contenuto di mercurio.

 

Infatti, nonostante le reazioni avverse locali nel cavo orale siano meno dello 0,3% dei casi e la correlazione con i disturbi sistemici riportati da alcuni lavori scientifici rivelino un livello di evidenza molto basso, la tossicità del mercurio contenuto nell’amalgama dentale è ormai nota, e l’obiettivo Europeo è di eliminarne l’utilizzo entro il 2030.

L’amalgama è un pericolo per mamme e bambini? 

Lo SCENIHR, cioè il comitato scientifico della commissione Europea per la valutazione dei nuovi e futuri rischi per la salute, insieme all’Istituto Nazionale di Sanità, sconsiglia l’utilizzo dell’amalgama nei bambini di età inferiore ai 15 anni e nelle donne in gravidanza o durante l’allattamento; ne consente l’utilizzo nel resto dei pazienti, in capsule predosate in cui si eviti la manipolazione diretta del mercurio, ritenendo così l’amalgama un materiale sì ancora efficace, ma in determinate situazioni cliniche.

Se il mio odontoiatra effettua un restauro in amalgama sta sbagliando?

Ad oggi, tecnicamente, l’amalgama non è (ancora) un materiale vietato, e continua a essere utilizzato. Tuttavia, il numero di otturazioni in amalgama eseguite diminuisce sempre più, lasciando spazio alla più estetica e sicura resina composita.

 

Riportiamo alcuni dati riguardanti il triennio 2014-2016: si stima che, ad oggi, la percentuale di impiego di amalgama per restauri diretti (otturazioni) in Europa sia compresa tra lo 0,2% dei paesi nordici e lo 12,9% dell’Inghilterra. In Italia, questa percentuale è del 4.6 %.

 

Va da sé che un odontoiatra che utilizzi questo materiale deve essere un professionista molto serio e competente, deve seguire le tutte indicazioni di utilizzo e adottare tutti i presidi di sicurezza, sia per l’esecuzione del restauro in amalgama sia, soprattutto, per la sua rimozione e il suo smaltimento.

 

Detto ciò, personalmente ritengo che le otturazioni in amalgama possano tranquillamente essere sostituite, come vedremo nei prossimi paragrafi. Ma procediamo per gradi.

Dalle otturazioni in amalgama a quelle in composito

Possiamo proprio dirlo: l’amalgama è un materiale del passato. Infatti, a partire dal 1982, è iniziata una vera rivoluzione nell’ambito dell’odontoiatria restaurativa, grazie all’avvento dell’adesione.

 

L’adesione ha consentito di creare un legame chimico tra i tessuti mineralizzati del dente e le resine composite che vengono oggi impiegate per eseguire otturazioni dentali.

 

L’adesione ha determinato enormi cambiamenti:

  • Preparazioni dei denti più conservative;
  • Maggiore risparmio di struttura sana;
  • Minore indebolimento del dente.

Tuttavia, fino all’ultimo decennio del ‘900, l’amalgama d’argento era ancora diffusamente utilizzato, poiché i sistemi adesivi non garantivano le caratteristiche di eccellenza su cui possiamo contare oggi.

 

Infatti, i sistemi adesivi attuali sono altamente performanti e ciò fa sì che le otturazioni in composito siano una validissima alternativa all’amalgama d’argento. A tutto ciò dobbiamo aggiungere le notevoli performance estetiche di questo materiale, che rendono di fatto i restauri completamente integrati ai denti naturali.

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Come si caratterizzano e come funzionano i materiali compositi?

Dunque, i materiali compositi sono eccellenti alternative all’amalgama. Sono costituiti da una resina fluida e da un riempitivo solido:

  • La resina è formata da un insieme di monomeri con funzione di collante;
  • Il riempitivo solido è costituito da particelle di vetro, silicio e quarzo che ne rafforzano la struttura.

Il materiale composito presenta una consistenza “pastosa”; dopo essere stato adattato nella cavità dentale, in seguito alla rimozione della carie, questo materiale viene fatto indurire attraverso l’utilizzo di un’apposita lampada.

 

Per questo motivo, gli attuali materiali compositi sono anche definiti “foto-polimerizzabili”. Ciò costituisce un ulteriore punto di forza delle otturazioni bianche: dopo il fotoindurimento (cioè la polimerizzazione) che avviene alla poltrona, il paziente può masticare da subito senza tempi di attesa.

Quali sono i vantaggi delle otturazioni bianche?

Le otturazioni bianche rappresentano ad oggi il materiale di prima scelta per eseguire otturazioni dei denti anteriori e posteriori. Le otturazioni effettuate con materiale da restauro del medesimo colore del dente (cioè il composito dentale) hanno le stesse qualità in termini di durata e resistenza.

Vediamo insieme i vantaggi delle otturazioni bianche:

  • L’otturazione è perfettamente mimetizzata nel contesto dentale.
  • È indolore per il paziente.
  • Risulta invisibile anche allo specchio e alle fotografie a forte ingrandimento.
  • Elevato potere adesivo sulle superfici dentali (sia sullo smalto, sia sulla dentina).
  • Maggiore resistenza del dente otturato, prevenendo il rischio di frattura.
  • Il potere adesivo rende meno invasivo il trattamento.
  • Viene eliminata solo la parte ammalata, senza intaccare il tessuto sano, non essendo necessarie ritenzioni accessorie per stabilizzare l’otturazione.

Rimuovere l’amalgama dentale senza pericolo: sì, è possibile!

In un articolo sulle otturazioni bianche per la cura della carie, rispondo a questa domanda:

è sicuro sostituire una vecchia otturazione in amalgama con una bianca in composito?

 

Assolutamente sì. In particolare, la sostituzione di questo tipo di restauri è indicata in pazienti con allergie diagnosticate a uno dei componenti dell’amalgama stessa o per specifiche ragioni cliniche (carie, frattura, usura, ecc…).

 

Ci sono protocolli definiti che, se seguiti scrupolosamente, consentono di eseguire la rimozione della vecchia amalgama in totale sicurezza e minimizzando il rischio di ingestione e inalazione delle particelle di mercurio: isolamento con diga di gomma correttamente inserita, utilizzo di frese dedicate al taglio dell’amalgama che ne riducono la polverizzazione e lo spargimento, abbondante getto d’acqua, adeguata aspirazione a elevato voltaggio.

Come funziona la sostituzione dell’otturazione in amalgama?

Se sono presenti otturazioni in amalgama, il controllo nel tempo, anche mediante radiografie endorali dette bite-wing e in grado di individuare precocemente possibili criticità, consentirà un intervento efficace e tempestivo.

 

La sostituzione dell’amalgama è un procedimento veloce e sicuro. Infatti, è eseguito in un unico appuntamento e dura meno di un’ora.

 

L’amalgama è rimossa con frese dedicate, applicando la diga di gomma e praticando l’aspirazione ad alta intensità, per evitare spiacevoli inalazioni dei vapori dannosi per il nostro organismo. Dopodiché, si pulisce il tessuto dentale da eventuali infiltrazioni e si ottura la cavità con un composito bianco.

 

Perciò, alla domanda: è una scelta corretta sostituire una vecchia otturazione in amalgama con una otturazione bianca? Nella mia bocca non avrei dubbi. Infatti, i vantaggi che oggi offrono i compositi, non da ultima la resa estetica, fanno sì che molti pazienti chiedano di sostituire l’amalgama con il composito, con il mio avallo totale.

 

Sostituire le vecchie otturazioni in amalgama non è semplicemente un vezzo estetico, ma è importante per la salute. È molto importante rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia, che valuterà le necessità del trattamento e le modalità di esecuzione più appropriate per il nuovo restauro presso il proprio studio dentistico.

È necessario sostituire le otturazioni in amalgama già presenti?

Come abbiamo detto nel paragrafo precedente, il compito dell’odontoiatra è stabilire quando un’otturazione debba essere sostituita perché non più funzionante.

 

Abbiamo visto che è necessario rispettare specifiche indicazioni e adottare criteri decisionali appropriati, per minimizzare i rischi durante la rimozione dell’otturazione in amalgama.

 

Il rischio legato all’amalgama è rappresentato anche da manovre imprecise durante le fasi di restauro o di eliminazione, quindi ribadiamo l’assoluta importanza di affidarsi a uno studio odontoiatrico serio e a professionisti competenti e di grande esperienza, per capire quando un’otturazione in amalgama debba essere sostituita, per esempio in queste situazioni:

  • Infiltrazione cariosa, cioè quando una carie secondaria si sviluppa sotto l’amalgama.
  • Apertura di una “fessuratra il dente e il restauro (infiltrazione cariosa in fase iniziale, frattura parziale o chipping del restauro o dell’elemento dentale).
  • Frattura di una parete dell’elemento dentale.
  • Sintomatologia dolorosa (cosiddetta sindrome del dente incrinato).
  • Assenza del punto di contatto con l’elemento dentale adiacente.

Spero che questa mia disamina ti sia stata utile e sia stata d’aiuto per capire bene quando e come sia necessario sostituire l’otturazione in amalgama. Per qualunque altra domanda o curiosità, non esitare a scrivermi: sarò ben felice di rispondere a tutte le tue domande.

 

 

 




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