Macchie nere sui denti: da cosa dipendono? Cause e rimedi utili

Un bel sorriso con denti allineati e sani è un buon biglietto da visita. Inoltre, dalla salute dei nostri denti dipendono anche autostima e sicurezza in noi stessi, soprattutto nelle relazioni con le altre persone. Regalare un sorriso perfetto comunica un’ottima, prima impressione. Ecco perché è così importante prenderci cura della salute dentale e dell’aspetto dei nostri denti.

 

Tuttavia, può accadere che compaiano imbarazzanti macchie sui denti, fastidiosi inestetismi che hanno un notevole impatto negativo sull’immagine che abbiamo di noi e su ciò che percepiscono gli altri. Un sorriso alterato da macchie dentali incide sui nostri rapporti, causando disagio o addirittura ansia.

 

A breve scopriremo insieme qualcosa di più a proposito delle macchie nere sui denti, e vedremo cause, caratteristiche tipiche e rimedi per contrastare questo problema e recuperare un sorriso sano.

Cosa sono le macchie nere sui denti?

Le macchie nere o black stains interessano prevalentemente i pazienti giovani, e tendono a risolversi spontaneamente con la crescita. Talvolta, questo problema può interessare anche i pazienti adulti. Le macchie nere dentali sono classificate come macchie estrinseche e possono essere facilmente rimosse.

Macchie sui denti estrinseche e intrinseche: quale la differenza?

Prima di approfondire le macchie nere, capiamo meglio la distinzione tra macchie dentali estrinseche e intrinseche. Le macchie sui denti si classificano in due categorie: macchie estrinseche esterne o superficiali; macchie intrinseche interne o profonde.

 

Le macchie estrinseche insorgono sulla superficie dello smalto dentale e dunque sugli strati più esterni dei denti. Sono anche definite “macchie da cause esogene”, poiché determinate da fattori esterni, tra i quali:

  • Cibi e bevande con una pigmentazione scura come per esempio caffè, tè, tisane, vino rosso, aceto balsamico, liquirizia, bibite gassate, verdure a foglia verde scuro, frutti a bacche (soprattutto mirtilli).
  • Abitudini viziate, come ad esempio il fumo. Ciò può alterare la pigmentazione superficiale dei denti: sigaretta, sigaro,pipa o sigaretta elettronica sono spesso cause importanti della comparsa di macchie estrinseche.
  • Cattiva igiene orale. Placca e tartaro possono provocare discromie e decolorazione dei denti. Effettuare con assiduità un’adeguata igiene orale e sottoporsi regolarmente a controlli dal dentista è una pratica di prevenzione sempre consigliata.

 

Quali sono le cause delle macchie nere dentali?

Come abbiamo accennato poco fa, le macchie nere interessano spesso bambini e adolescenti. Le black stains sono causate da una reazione chimica tra il solfuro di idrogeno, prodotto dal metabolismo dei batteri detti “cromogeni”, e l’eccesso di ioni di ferro presenti nella saliva. I cromogeni agiscono nel periodo della dentizione fino all’adolescenza.

macchie nere e batteri cromogeni

Macchie nere e batteri cromogeni

Può capitare che queste pigmentazioni scure possano comparire anche in età adulta, soprattutto in pazienti che hanno appena avuto figli o hanno bambini piccoli. Infatti, scambiandosi effusioni (baci), bevendo dallo stesso bicchiere o utilizzando le stesse posate, ci può essere una commistione di questi batteri, che possono contaminare anche i denti degli adulti. Anche questa condizione è transitoria e risolvibile con l’igiene orale o l’assunzione di fermenti lattici che rafforzano e arricchiscono la flora batterica, migliorandone la qualità e la varietà.

 

Parlando di macchie nere, non possiamo non citare la carie. Si presenta proprio come un alone nerastro sulla superficie dentale: se notiamo chiazze nerastre sui nostri denti, è opportuno sottoporsi a una visita specialistica, per escludere un problema di carie a carico sia dello smalto, sia della dentina sottostante.

Macchie nere da carie

Macchie nere da carie

Inoltre, alcune volte si osservano antiestetiche righe nello spazio interdentale e sono tipiche delle persone che hanno i denti non perfettamente allineati, e quindi più difficoltosi da pulire. In questo caso, si tratta di macchie esterne dovute soprattutto all’alimentazione, che tendono a formarsi se non si utilizza abitualmente il filo interdentale. Anche in questo caso parliamo di macchie esogene, facilmente trattabili.

Macchie nere interdentali

Macchie nere interdentali

Come porre rimedio alle macchie nere?

Come abbiamo detto, le macchie nere sono estrinseche e superficiali. Per contrastarle e ritrovare un bel sorriso, è possibile mettere in pratica alcuni rimedi, vediamoli insieme:

Eliminare vizi e cattive abitudini

Rinunciare al fumo di tabacco e ridurre l’uso della sigaretta elettronica è una valida pratica per contrastare le macchie nere e ripristinare un bel sorriso.

Ridurre il consumo di alcuni alimenti

Sarebbe meglio sospendere il consumo di dolciumi, caramelle, cibi acidi o fortemente pigmentanti, come ad esempio caffè, tisane, tè, bibite gassate, liquirizia, aceto balsamico, vino rosso, verdure a foglia verde scuro, frutti di bosco come i mirtilli. Per quanto riguarda frutta e verdura, non eliminiamola totalmente dalla dieta, poiché apporta benefici indiscussi alla salute, ma semplicemente evitiamo l’eccesso di ortaggi e frutti pigmentanti.

Favorire l’autodetersione 

Masticare alcuni alimenti croccanti (ad esempio finocchio,carota cruda, mela) stimola il fenomeno dell’autodetersione delle parti superficiali dei denti, rimuovendo spontaneamente le macchie estrinseche.

Assumere fermenti lattici

Lo abbiamo accennato poco sopra. L’azione probiotica dei fermenti è in grado di arricchire e migliorare la varietà della flora batterica. In particolare, i lattobacilli sono in grado di esercitare un’azione antimicrobica in grado di inibire l’effetto dei cromogeni e la formazione di macchie nere.*

Sbiancamento dei denti

Questo trattamento è indicato in caso di macchie estrinseche, quando lo smalto dei denti presenta piccole incrinature all’interno delle quali possono depositarsi e accumularsi le macchie. In tal caso, l’igiene quotidiana e la pulizia dal dentista devono essere integrate dall’azione di sbiancamento per penetrare adeguatamente nelle incrinature. La tecnica di sbiancamento migliore è quella domiciliare (walking bleach), effettuata dal paziente a casa, durante le ore notturne. Per praticarla, sono utilizzate mascherine in silicone, realizzate a partire dalle impronte dentali del paziente. All’interno delle mascherine è applicato un gel sbiancante fornito dallo studio dentistico. Il principio attivo è il perossido di carbammide (niente paura, non danneggia in alcun modo i denti!) Le mascherine conservano il prodotto a contatto con i denti e distribuito uniformemente, durante tutta la notte. Questo trattamento dura all’incirca 25- 30 giorni. Il paziente dovrà ricordare di non consumare troppi cibi e bevande con effetto pigmentante, per ottimizzare l’effetto dello sbiancamento, efficace e duraturo negli anni.

Effettuare una buona igiene orale 

L’igiene orale regolare è fondamentale per un’adeguata salute dentale e per eliminare le macchie di superficie. Durante la seduta di igiene orale sono impiegati strumenti meccanici e con ultrasuoni, insieme all’utilizzo di polveri (come per esempio il bicarbonato)o apparecchiature che nebulizzano un mix di aria, acqua, eritritolo o glicina. Questa mescolanza serve a rimuovere la patina dalla superficie dei denti, senza effetto abrasivo dello smalto.

Niente rimedi fai da te!

È caldamente consigliabile evitare per conto proprio bicarbonato o limone perché possono abradere lo smalto, irruvidirlo e peggiorare la situazione. Infatti, la superficie dei denti, non più levigata e liscia, è sensibile a un maggior accumulo di sostanze pigmentanti, con formazione di antiestetiche macchie. Ricorda quindi di rivolgerti solo a professionisti del settore.




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