Igiene orale e parodontite
La parodontite (conosciuta come piorrea) è una delle più comuni malattie croniche che possono colpire il nostro organismo.
La malattia è di origine batterica e riconosce molti fattori di rischio. Proprio il controllo di questi fattori – i principali sono placca e tartaro, tasche residue, fumo e diabete – risulta fondamentale per il successo della terapia a medio-lungo termine (“Il parodontologo tiene a bada la parodontite sempre”).
Noi, Specialisti del Parodonto, oggi sappiamo bene cosa fare e soprattutto come possiamo modificare i fattori di rischio rendendo la malattia più debole.
Controllo della placca batterica
Uno degli aspetti più importanti è il controllo della placca batterica che si accumula sui denti e crea i presupposti per innescare le fasi infiammatorie, fondamentali per lo sviluppo della malattia.
È proprio attraverso l’igiene orale che si esplica il controllo della placca. Pertanto si può affermare che igiene orale e parodontite formano un binomio dove il primo elemento permette di contenere l’avanzata del secondo.
Addestramento del paziente
Il professionista ha il compito di provvedere ed assicurare al paziente tutte le istruzioni sugli strumenti d’igiene orale da utilizzare a casa, personalizzandoli a seconda delle diverse situazioni.
L’addestramento e l’istruzione richiede tempo e massima dedizione, ma è l’unico modo per ottenere un risultato di qualità. È quindi importante che ci sia una verifica costante da parte del professionista relativamente al grado d’igiene orale domiciliare ottenuto dal paziente.
Indice di placca
Esiste un parametro oggettivo che si chiama indice di placca, attraverso il quale è possibile verificare con un test completamente indolore il livello di controllo. Oltretutto questo parametro può essere verificato ad ogni controllo e confrontato nel tempo.
Un buon controllo di placca per definizione corrisponde ad una percentuale inferiore al 20% di placca visibile, calcolando tutti i denti presenti.
Indice di sanguinamento
L’assenza di placca spesso si accompagna all’assenza di sanguinamento – verificabile con l’indice di sanguinamento -, che rappresenta un parametro importante per decretare la stabilità parodontale.
L’esame dura pochi minuti e permette anche di capire quali sono le zone dove il paziente deve migliorare – ad esempio le superfici inteprossimali -, e con quali strumenti.
Ruolo del parodontologo
Il parodontologo ha il compito di fornire tutti gli elementi utili al paziente, il quale gioca un ruolo fondamentale nel processo di cura e contenimento della malattia.
Inoltre, il controllo della placca può essere ottimizzato attraverso sedute ambulatoriali, che devono avere lo scopo di innalzare il livello di attenzione del paziente e devono aiutare il paziente stesso nel raggiungimento dell’obiettivo (indice di placca < 20%).
Ruolo del paziente
Spesso si tende a considerare le sedute professionali eseguite in studio come una risoluzione del problema, ma è ormai dimostrato che non è così.
È appurato infatti che la cura del parodonto passa anche attraverso la strumentazione professionale, ma è anche appurato che è l’attività di igiene orale svolta domiciliarmente dal paziente che garantisce la stabilità dei risultati raggiunti.
Esiste uno studio, realizzato chiedendo ai partecipanti di non eseguire l’igiene orale, che dimostra come bastino 48 ore per sviluppare i primi segni d’infiammazione.
Da questo si comprende bene come il paziente deve affidarsi certamente alle cure di un parodontologo esperto, ma deve anche essere pienamente consapevole di dover metterci del suo per salvare e mantenere in salute i propri denti, che sono un patrimonio di inestimabile valore.
Conclusioni
In casi di dubbi o chiarimenti, non esitare a scrivermi a questo indirizzo simone@simonevaccari.it. Sarà per me un piacere darti le risposte che cerchi.
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