- Un po’ di storia della corona dentale e dei materiali di realizzazione
- Corona in metallo-ceramica: i tipi di metallo
- Evoluzione dei materiali: le ceramiche integrali
- Corone per denti in zirconio: pro e contro
- Come preferisce lavorare il nostro Studio a Modena e quali sono le scelte?
- Quando preferire un materiale a un altro?
Ti hanno proposto di fare una corona per risolvere un problema di estetica dentale? Su questo argomento c’è davvero tanta disinformazione, perciò devi fare molta attenzione. Quali sono i materiali e le tecniche migliori? Quando è necessaria una corona in ceramica integrale?
Probabilmente ti avranno proposto vari preventivi con soluzioni differenti e avrai molta confusione in testa. Se poi provi a cercare nel web, ecco che la confusione aumenta ulteriormente. Proprio per questo, ho deciso di fare un po’ di chiarezza in merito a tecniche e materiali con i quali realizzare una corona, in modo da capire meglio uno degli argomenti più dibattuti nell’odontoiatria nazionale e forse a livello mondiale. In particolare, capiremo meglio l’evoluzione della tecnica di realizzazione delle corone e quali siano ad oggi le principali scelte (non sempre condivisibili) in ambito odontoiatrico.
Un po’ di storia della corona dentale e dei materiali di realizzazione
Moltissimo tempo fa, le corone erano costruite interamente in metallo. Funzionavano adeguatamente, ma l’estetica non era certo elegante. Finché il dente ricoperto era posteriore, la situazione era ancora tollerabile ma, avvicinandosi ai denti anteriori, la corona metallica aveva indubbiamente criticità estetiche.
In seguito, per tantissimi anni, le corone dentali sono state realizzate in metallo-ceramica, un guscio metallico rivestito di ceramica feldspatica. Perché si usava questo materiale sopra il metallo? Per dare una estetica migliore e naturale al dente.
Vantaggi delle corone in metallo-ceramica
Questo connubio di materiali offriva almeno due vantaggi:
- una migliore resa estetica
- il legame chimico-meccanico tra i materiali.
Vediamoli nel dettaglio.
Resa estetica migliore
Nel metallo-ceramica, l’involucro metallico era solo nella parte interna perciò non visibile esteriormente. Questo connubio di materiali era eccezionale, perché la parte interna metallica dava rigidità alla struttura e la ceramica esterna consentiva di ottenere un risultato estetico ben integrato nel contesto orale. Il metallo-ceramica era utilizzabile sia per i denti del settore posteriore, sia per i denti anteriori.
Legame chimico-meccanico tra i materiali
Un altro aspetto positivo di questo approccio: tra il metallo e la ceramica si creava un vero e proprio legame chimico-meccanico. Infatti, i due materiali erano intimamente connessi l’uno all’altro attraverso legami covalenti. La ceramica si legava agli ossidi del metallo attraverso procedure di esecuzione particolari che rendevano coesi questi due materiali.
Esperienza e abilità dell’odontotecnico facevano la differenza: possiamo infatti affermare con sicurezza che la tecnica del metallo-ceramica è del tutto operatore-dipendente. In questo caso, l’odontotecnico esperto era in grado di realizzare un prodotto di alta qualità.
Corona in metallo-ceramica: i tipi di metallo
Nel campo della metallo-ceramica dobbiamo fare ulteriori distinzioni a seconda del metallo utilizzato. Si possono distinguere leghe di metalli nobili e leghe di metalli non nobili:
- leghe di metalli nobili: sono a base di oro, platino o palladio.
- leghe di metalli non nobili: utilizzano cromo, cobalto e nichel, materiali meno costosi.
Per anni, le leghe nobili erano considerate di maggiore qualità, finché questi metalli hanno subito incrementi economici talmente ingenti da dover ricorrere a leghe non nobili, che consentivano di ottenere manufatti dai costi indubbiamente più contenuti.
A mio avviso, tuttora, la metallo-ceramica rappresenta un’eccellente soluzione da un punto di vista restaurativo e trovo ingiusta la denigrazione di questa tecnica. Personalmente non avrei alcun problema a mettere io stesso una corona in metallo-ceramica, se eseguita da un valido odontotecnico. Vediamo però anche le criticità.
Criticità o difetti del metallo-ceramica
Indipendentemente dall’uso del metallo, il problema della metallo-ceramica è il colore sottostante, che comunque è sempre scuro perché i metalli vengono ossidati prima di realizzare la ceramica, per sfruttare i legami covalenti di cui abbiamo parlato.
La cromia scura fa sì che la parte soprastante in ceramica, per somigliare al dente naturale, richieda abilità dell’odontotecnico particolarmente spiccate: non tutti possiedono la destrezza di realizzare manufatti di elevata qualità.
Diciamo che la difficoltà con cui tempo fa venivano realizzati questi manufatti ha aperto la strada a tecnologie più moderne e più innovative di cui ti sto per parlare.
Evoluzione dei materiali: le ceramiche integrali
L’evoluzione, negli ultimi vent’anni, è stata quella delle ceramiche integrali. Di cosa si tratta? Come dice il nome, sono ceramiche che non necessitano di un supporto metallico sottostante di colore scuro.
Una corona di questo tipo offre molti vantaggi: ad esempio, si possono ottenere risultati estetici particolarmente gradevoli, senza più la parte metallica sottostante.
Queste ceramiche erano considerate all’inizio molto fragili, con caratteristiche meccaniche poco adeguate a resistere ai carichi masticatori.
Quindi, le prime ceramiche di questo tipo venivano utilizzate per i settori anteriori, come per esempio gli incisivi centrali, laterali, canini, ma difficilmente per molari e premolari.
Tuttavia, storicamente, l’estetica della ceramica era molto interessante, e proprio per questo le case produttrici cominciarono ad approfondire gli studi, introducendo ceramiche integrali più resistenti per utilizzarle anche nei settori posteriori.
Sono state di conseguenza introdotte delle ceramiche rinforzate con di silicato di litio che hanno dato la possibilità di utilizzare questa ceramica anche nel settore posteriore, fino ad arrivare alle famose corone in ossido di zirconio, ormai piuttosto note e sulle quali spenderemo due parole.
Corone per denti in zirconio: pro e contro
Siamo sicuri che le capsule in zirconio siano la miglior soluzione? Scopriamo qualcosa di più. I vantaggi di una corona dentale in zirconio derivano dalla peculiarità del materiale stesso. Infatti, l’ossido di zirconio è attualmente una ceramica dentale molto resistente. Ma perché la zirconia è diventata così famosa ed è uno dei materiali più utilizzati? Te lo spiego molto semplicemente.
Vantaggi delle corone in zirconio
Questo materiale presenta alcuni vantaggi, vediamo quali.
- Assenza di leghe metalliche Lo zirconio non contiene leghe metalliche e ha un colore bianco molto simile a quello dei denti naturali. Grazie a queste caratteristiche, non c’è più il problema della cromia scura del supporto metallico sottostante.
- Il grado di durezza Ha un grado di durezza decisamente più elevato di quello dei denti naturali Significa che lo zirconio è in grado di resistere a qualsiasi carico masticatorio. Ciò fa sì che possa essere utilizzato anche nei settori posteriori.
- Lavorato anche dalle macchine Questo materiale può essere agevolmente lavorato anche dalle macchine. Con le tecnologie CAD/CAM abbiamo la possibilità di disegnare la corona su un computer, inviare l’ok al fresatore che realizzerà la corona fresando un blocchetto dal pieno, ottenendo un monolitico che sarà successivamente cementato in bocca come corona. Poter affidare il lavoro a una macchina è un grosso vantaggio per le aziende; inoltre, il colore bianco del materiale di partenza solleva dalla necessità di avvalersi di un odontotecnico molto abile come per le vecchie corone in metallo-ceramica.
- Prezzi contenuti Un altro vantaggio è il forte abbassamento dei prezzi, dovuto al fatto di poter contare su una produzione in larga scala, risparmiando invece sulla manodopera.
Svantaggi delle corone in zirconio prodotte a livello industriale
Sebbene il processo industriale possa produrre manufatti ripetibili, dobbiamo pensare anche a un leggero appiattimento della qualità: oggi siamo in grado di trovare più strutture e cioè i centri di fresaggio dentale, laboratori in grado di produrre solo questo tipo di manufatto, con una qualità indubbiamente inferiore rispetto alla qualità di un manufatto realizzato dalle mani di un artigiano.
In altre parole, il mercato ha lanciato corone e materiali che generassero vantaggi per le aziende fornitrici, riducendo le capacità umane di un tecnico professionale.
Con ciò non intendo dire che le corone in zirconio o in ceramica integrale siano di qualità scadente, ma semplicemente offrirti uno spunto di riflessione: con questo tipo di tecnologia “automatizzata”, si è cercato di escludere l’abilità manuale dell’odontotecnico, o quanto meno ridurla, per favorire invece un prodotto industrializzato e ottenuto con l’utilizzo di macchine dedicate.
Il sommarsi delle caratteristiche vantaggiose di questo materiale ha fatto sì che oggi le corone in zirconio diventassero il punto di riferimento principale.
Con la promozione e la diffusione da parte delle aziende, a mio parere si sono create delle false aspettative e delle false realtà anche nel paziente, che viene da noi con questa richiesta specifica, dopo essersi informato sul web.
A proposito della qualità dello zirconio e dei prezzi bassi…
Esistono vere e proprie miniere nelle quali questo materiale viene estratto. Come per tutti i materiali, anche per lo zirconio possiamo avere diversi gradi di purezza che determinano differenti livelli di qualità e costo.
Tanto per fare un esempio pratico, pensiamo ai diamanti: possono essere purissimi o meno nobili (perché ricchi di inquinanti e con costi diversi).
Con lo zirconio accade lo stesso: quando viene individuata una cava, le aziende più serie fanno la gara per accaparrarsi il filone più nobile dal quale ricavare zirconio allo stato puro.
Ciò fa gola non solo alle aziende odontoiatriche, ma anche a quelle del settore ceramico, perché lo zirconio viene impiegato come rinforzante nelle miscele per la ceramica e per il materiale resinoso, quindi c’è una forte gara per assicurarsi il materiale più nobile.
Nella stessa cava ci sono filoni meno nobili perché più inquinati e questi vengono venduti a basso costo ad aziende che acquistano per meno soldi.
Bisogna stare molto attenti quando vediamo una pubblicità ingannevole: se ti capita di leggere di corone in zirconio a 200 euro o 300 euro, è altamente probabile che il materiale non sia di qualità eccelsa.
Vorrei raccontarti di un caso famoso in Francia: vennero realizzate corone a basso prezzo in zirconio ottenuto da una cava in Madagascar e risultato fortemente radioattivo! Furono addirittura richiamati i pazienti per sostituire le suddette corone.
Dunque, occhio ai prezzi bassi: indicano che non sono stati utilizzati materiali di alta qualità. A materiale diverso corrispondono prezzi diversi: la pubblicità illusoria cela un lavoro industriale con nessun apporto umano e con una qualità dello zirconio stesso molto dubbia.
Come preferisce lavorare il nostro Studio a Modena e quali sono le scelte?
Per parte mia, riconosco la versatilità e la resistenza di questo materiale, sia nei settori anteriori sia in quelli posteriori e confermo anche i risultati estetici all’avanguardia, ma:
il lavoro di un odontotecnico specializzato non può essere completamente sostituito da uno strumento meccanico.
Indubbiamente la tecnologia è di supporto, ma il controllo manuale, la caratterizzazione artistica e anatomica, la colorazione superficiale rimangono aspetti importantissimi che ci consentono di ottenere risultati altamente qualitativi, e le macchine non sono in grado di sopperire anche a queste necessità.
Inoltre, alla luce di quanto detto poco fa circa la qualità dei materiali e in particolare dello zirconio, posso assicurarti che noi facciamo cose completamente diverse perché i nostri odontotecnici comprano zirconio di altissima fascia e garantiscono un controllo manuale di elevata qualità con tecnologia all’avanguardia e sicura. Dietro a un prezzo basso si celano scelte discutibili di materiali scadenti e non puri.
Qual è il valore aggiunto del lavoro di un odontotecnico specializzato?
La precisione marginale, la chiusura, i punti di contatto, l’anatomia sono tutte situazioni che devono essere controllate sia dal medico, sia dall’odontotecnico, per fornire un prodotto altamente qualitativo.
Cosa voglio dire con questo?
Ciò che fa la grande differenza non è mai il materiale in sé, ma il professionista che lavora quel materiale.
Perciò, ancora oggi, il valore umano è proprio quello che fa la differenza e crea il prodotto di qualità.
Quando preferire un materiale a un altro?
Generalmente, quando prendo un’impronta e trasmetto al nostro odontotecnico il lavoro per eseguire una corona, non pongo mai veti sul materiale da utilizzare per le corone, se in zirconia o ceramica, perché ogni situazione clinica è a sé stante: è errato, invece, industrializzare e cercare un prodotto standard che vada bene per tutti.
Mi piace quindi ricordare, anche in un’epoca digitalizzata, che il lavoro umano rimane a mio avviso l’elemento decisivo. Per onestà devo aggiungere che anche il prezzo ne sarà influenzato: quanto più l’intervento dell’uomo sarà massiccio, tanto più il prezzo sarà elevato.
Attenzione alla pubblicità ingannevoli che propongono prezzi troppo allettanti: le tariffe più alte sono invece dovute a un connubio di lavoro tra medico e odontotecnico, con una serie di fattori imprescindibili per restituire un risultato di altissima qualità.
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