- Sai perché si forma la carie?
- Come si manifesta la carie e quali sono i sintomi?
- Si può formare la carie anche nei denti anteriori?
- Come capire la differenza tra carie e macchie dentali?
- Qual è la differenza tra carie e gengivite (e parodontite)?
- Come riconoscere la carie ai denti in fase avanzata?
- Quando consultare un dentista riguardo ai sintomi sospetti di carie?
- Come riconoscere le carie nei bambini?
- Quanto tempo si può stare con una carie?
- A cosa porta una carie dentale non curata?
Hai mai avuto una carie? A differenza di quanto si possa pensare, riconoscere i sintomi di una carie può non essere così facile. Infatti, questa patologia, soprattutto nelle sue fasi iniziali, non dà sintomi e si manifesta solitamente con una piccola macchia nera sul dente, spesso poco visibile a un occhio non esperto. Se temi di avere una carie o ti interessa capire come riconoscerla rapidamente, vediamo insieme in questa guida come tutto quello che c’è da sapere.
Sai perché si forma la carie?
Sono diversi i motivi per cui si sviluppa la carie, ma i principali fattori di rischio sono i seguenti:
- Eccessivo consumo di bevande e cibi ricchi di zucchero.
- Insufficiente igiene orale che favorisce la proliferazione batterica.
- Riduzione nella produzione di saliva, dovuta spesso all’assunzione di alcuni farmaci.
È possibile prevenire la formazione della carie, effettuando quotidianamente un’adeguata igiene orale, tramite spazzolino e filo interdentale, limitando il consumo di alimenti eccessivamente zuccherati e sottoponendosi a regolari controlli dal dentista: presso il nostro studio odontoiatrico a Modena siamo particolarmente attenti all’aspetto della prevenzione, e cerchiamo costantemente di sensibilizzare i/le pazienti alla propria salute orale.
Come si manifesta la carie e quali sono i sintomi?
Individuare una carie non è sempre facile: spesso, nella fase iniziale, non si riscontrano particolari sintomi e le macchie nere, con cui si manifesta la carie, sono difficilmente visibili. Ciò accade perché, nella maggior parte dei casi, le carie si sviluppano nella parte posteriore della dentatura.
Proprio per questa ragione, come abbiamo detto poco fa, è importante effettuare visite di controllo periodiche dal dentista che, tramite una scrupolosa ispezione del cavo orale, è in grado di intervenire tempestivamente sulla carie anche quando non si avvertono particolari fastidi o dolori.
Solitamente, si inizia ad avvertire i primi segnali della malattia cariosa quando i batteri cominciano a intaccare la dentina; i sintomi si manifestano tramite:
- Sensibilità dentale.
- Alitosi.
- Mal di denti.
- Dolore acuto quando si mangia qualcosa di molto caldo o freddo.
- Fori o fosse visibili nei denti.
Ci sono sintomi o segni specifici che indicano la presenza di carie?
Come abbiamo anticipato, ci si accorge della presenza di carie solo quando la carie è in fase avanzata e si avvertono dolore e fastidio.
Il primo campanello d’allarme che può rivelare la presenza di una carie è la comparsa di una macchia nera a livello dello smalto dentale.
Si può formare la carie anche nei denti anteriori?
Tra i denti che più facilmente sono coinvolti dalle carie troviamo molari, premolari e gli incisivi superiori, cioè i denti più complicati da pulire perfettamente.
Su molari e premolari, caratterizzati dalla presenza delle quattro tipiche cuspidi, si forma un piccolo avvallamento simile a una conca, nel quale il cibo si accumula, soprattutto se non si lavano i denti con regolarità. Ciò spiega perché le carie prediligano questi denti, anziché quelli dove non sono presenti solchi intercuspidali.
Le carie sui denti anteriori possono insorgere quando il tartaro e la placca si accumulano nella parte retrostante i denti frontali o tra gli incisivi, oppure quando questi elementi dentali subiscono traumi. Infatti, i denti scheggiati sono più vulnerabili agli attacchi dei batteri.
Anche la carie interdentale può formarsi e non sempre è facile da individuare: lo spazio che si trova tra i due denti è spesso difficile da pulire e per questo favorisce l’accumulo di placca.
Come capire la differenza tra carie e macchie dentali?
Se non hai mai avuto problemi di carie, è lecito chiedersi quale sia la differenza con le macchie dentali. Quando compaiono macchie nere sui denti, si pensa subito a una carie in corso. Come distinguere i due casi?
La differenza principale tra macchie dentali e carie sta nel dolore. Infatti, le macchie scure, per quanto antiestetiche, non provocano alcun disagio fisico.
Il problema delle macchie ai denti è dovuto, molto spesso, al consumo di alimenti pigmentanti e cromogeni, al fumo di sigaretta, a una cattiva igiene orale.
Invece, una carie è un buco: se si prova a stuzzicarla con qualcosa di appuntito, si avvertirà un dolore acuto. Ciò accade perché, dopo aver attaccato i tessuti duri del dente, i batteri raggiungono i tessuti molli e le terminazioni nervose.
All’inizio del processo carioso, il dolore è legato a qualche tipo di stimolazione, come ad esempio la masticazione o lo strofinamento dello spazzolino. Quando il processo carioso avanza e i batteri attaccano i nervi del dente, il dolore diventa costante.
Qual è la differenza tra carie e gengivite (e parodontite)?
La causa delle principali problematiche odontostomatologiche, come ad esempio carie, gengivite e parodontite è di origine batterica.
I batteri proliferano rapidamente all’interno della bocca, per via dell’umidità costante e della temperatura corporea di circa 37°.
Alcuni batteri possono causare infiammazioni croniche che inizialmente riguardano la gengiva (gengiviti) e poi raggiungono l’osso con il riassorbimento dello stesso (parodontiti), con conseguente perdita del sostegno ai denti.
Invece, altri ceppi batterici sviluppano la carie, trasformando residui alimentari in acidi che determinano danni biomeccanici al dente, con conseguenze severe, soprattutto se il processo carioso è avanzato.
Ricorda queste differenze:
- La carie è una malattia responsabile della degradazione dei tessuti dentali. Ha inizio con la distruzione dello smalto, per poi raggiungere, se non trattata, anche gli strati più interni del dente.
- La gengivite è un’infiammazione che interessa le gengive, ed è dovuta a un accumulo di placca batterica. In questa situazione, le gengive si presentano gonfie e spesso sanguinanti.
- La parodontite è un disturbo gengivale che si manifesta con un’infiammazione a livello del parodonto, cioè dei tessuti di sostegno del dente: gengive, legamento parodontale e osso alveolare.
Ma come ci accorgiamo quando la carie è già in fase avanzata? Lo scopriamo subito.
Come riconoscere la carie ai denti in fase avanzata?
In base al livello di severità del problema, possiamo riconoscere:
- Carie in fase iniziale: non è presente alcuna cavità, ma si nota una macchia biancastra limitata allo smalto.
- Carie superficiale: si nota una cavità che invade la parte iniziale della dentina, sotto lo smalto.
- Carie profonda: la cavità coinvolge la maggior parte del corpo dentinale.
- Carie penetrante: penetra negli strati più interni del dente fino alla camera pulpare, e può essere molto dolorosa.
- Carie perforante: in questo caso si verifica una lesione, che comporta l’esposizione pulpare.
Cosa fare se si sospetta di avere la carie?
Quando consultare un dentista riguardo ai sintomi sospetti di carie?
A prescindere dai controlli dentistici periodici, quando si manifesta un mal di denti ricorrente la cosa migliore da fare è andare quanto prima dal dentista.
Infatti, come abbiamo già detto, i dolori che derivano dalla carie sono generalmente acuti e compaiono in fase avanzata, mentre nei primi stadi non si avverte alcun tipo di fastidio: un consulto col proprio odontoiatra di fiducia è opportuno per arginare tempestivamente il problema.
Come riconoscere le carie nei bambini?
Individuare una carie in un bambino o una bambina può essere più difficile che individuarla in una persona adulta. Qui è importante che la persona adulta di riferimento faccia attenzione ad alcune condizioni che potrebbero rivelare la presenza di carie:
- Presenza di cavità nei denti: ovviamente, il modo più sicuro per determinare se il piccolo o la piccola ha la carie è osservare se siano presenti fori scuri.
- Il bimbo o la bimba si lamenta: se lamenta male ai denti è opportuno prendere subito appuntamento dal dentista di fiducia. Anche nei bambini, il dolore comincia a palesarsi quando la cavità è profonda e dunque è fondamentale intervenire con una certa priorità.
- Rifiuto di bibite o cibi dolci: questo non è un aspetto così indicativo, ma è comunque da non trascurare perché lo zucchero, in qualsiasi forma, tende a causare fastidio o dolore quando interagisce con un dente cariato (in generale, anche per quanto riguarda la dieta alimentare dei bambini, sarebbe opportuno non eccedere con bibite, dolci e dolciumi).
- Elevata sensibilità dentale: una elevata sensibilità a cibi caldi e freddi può essere un campanello d’allarme.
Cosa succede se si trascura la presenza di carie? Vediamolo nei prossimi paragrafi.
Quanto tempo si può stare con una carie?
Si tratta di una malattia a decorso lento: nella maggior parte dei casi, il processo carioso evolve in un periodo di tempo che varia dai 6 mesi ai 2 anni. La carie non può guarire da sola, perché i tessuti dentali non possiedono capacità rigenerativa. Ma cosa succede se si trascura la carie?
A cosa porta una carie dentale non curata?
Il dentista dovrà meccanicamente rimuovere le parti necrotiche del dente e chiudere la cavità (che la carie ha formato) con specifiche medicazioni e otturando con appositi materiali.
In presenza di un processo cariogeno in stadio molto avanzato, occorre procedere alla devitalizzazione del dente. Questo procedimento consente di conservare elementi dentali gravemente compromessi dalla carie, eliminando la sensazione di fastidio o dolore.
In caso di carie dentali che abbiano ormai distrutto gran parte della corona e raggiunto le radici, potrebbe essere necessaria addirittura l’estrazione del dente. L’ablazione del dente si utilizza come ultima strada percorribile, qualora non ci fosse la minima possibilità di recuperare l’elemento dentale, poiché gravemente danneggiato da processi cariogeni in fase troppo avanzata.
Ricorda: prevenire è meglio che curare!
Uno o più denti cariati non curati possono arrivare a compromettere la salute dentale, causando non pochi problemi. Ecco perché non mi stancherò mai di ripetere quanto sia importante fare prevenzione, che si ottiene integrando una buona igiene orale domiciliare, da fare con regolarità, uno stile di vita salutare (attenzione ai cibi zuccherini e cariogeni) e regolari controlli dentistici professionali.
Spero di esserti stato d’aiuto con questa guida e di aver chiarito dubbi e timori. Per ulteriori, eventuali richieste, non esitare a contattarmi all’indirizzo simone@simonevaccari.it o a rivolgerti allo studio: saremo molto lieti di rispondere a tutte le tue domande.
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