Apparecchi ortodontici invisibili: cosa sono e come funzionano

Lavorando nel campo dell’estetica dentale, mi trovo spesso a rispondere alla domanda “Cosa sono gli apparecchi ortodontici invisibili?” oppure, in generale, “Cosa è l’ortodonzia invisibile?” Molte persone mi pongono questa domanda in occasione della prima visita ortodontica. Se anche tu vorresti sapere di più su questo argomento, sei proprio nel posto giusto per capire di più, anche perché nel campo dell’ortodonzia invisibile ci sono alcuni falsi miti o credenze popolari da sfatare, che negli anni hanno coinvolto anche gli stessi dentisti e i professionisti del settore.

Cos’è l’ortodonzia invisibile?

Facciamo riferimento a quel trattamento ortodontico che sfrutta dispositivi o device ortodontici invisibili o minimamente riconoscibili allo sguardo umano, come l’apparecchio invisibile o gli allineatori trasparenti, che vedremo tra poco. In altre parole, l’ortodonzia invisibile è sempre un trattamento ortodontico, ma eseguito con dispositivi non riconoscibili allo sguardo esterno.

 

Nell’immaginario collettivo, tutti noi immaginiamo l’apparecchio dentale come quello “classico”, formato da porzioni metalliche (scientificamente brackets o “stelline”, chiamate così simpaticamente dai pazienti) fissate ai denti e collegate tra loro da uno o più archi metallici.

 

L’apparecchio tradizionale o vestibolare è ancora in uso, anche se non particolarmente gradito o estetico, ed è valido praticamente per tutte le mal occlusioni.

 

Invece, l’ortodonzia invisibile fa riferimento a due tipi di trattamenti ortodontici:

  • Allineatori trasparenti.
  • Apparecchio linguale.

Cosa sono gli allineatori trasparenti e a cosa servono?

Sono mascherine indossate e hanno un fit molto preciso sui denti. Hanno la possibilità di spostare gli elementi dentali. In che modo? Vengono stampati più allineatori cambiati in sequenza durante il trattamento ortodontico, spostando i denti.

 

Tutto ciò è possibile grazie a software sofisticati, coi quali si realizza il cosiddetto set up digitale, partendo da una impronta digitale, cambiando la posizione dei denti con il computer.

 

Tali software creano mascherine partendo dalla scomposizione di ogni micro-movimento eseguito e calibrato col mouse, da cui si realizza poi la stampa degli allineatori trasparenti, in numero variabile e secondo necessità.

 

Le mascherine vengono cambiate ogni 10-14 giorni, a seconda del caso clinico. Ci sono casi molto semplici, trattabili con un numero di mascherine molto ridotto (8-10), fino a casi molto complessi che richiedono la stampa di 30-40 mascherine e impiegano un tempo maggiore per essere finalizzate.

 

Negli ultimi anni sono usciti diversi brand che consentono questo trattamento, tra cui la statunitense Invisalign, l’azienda fondatrice. Ad oggi, sono nati altri marchi che sfruttano il medesimo principio. Ci sono anche case di produzioni italiane ed europee.

 

Quale allineatore è il migliore? Ogni sistema ha vantaggi e svantaggi, è fuorviante “fissarsi” con un solo brand. Sarebbe bene conoscere più aziende per poter fare un confronto, almeno tra quelle più famose, per capire bene a quale affidarsi per quel determinato caso clinico.

 

Infatti, c’è la tendenza a pensare che un allineatore sia meglio di un altro, ma è uno dei falsi miti da sfatare: non esiste una casa migliore di un’altra, ma ci sono allineatori più o meno adatti e performanti a seconda del caso clinico, che è determinante.

Questo tipo di dispositivo è davvero trasparente?

Si tratta di dispositivi difficilmente osservabili a una distanza di relazione, superiore a un metro. Perciò, se la persona che abbiamo di fronte è distante da noi circa un metro, sarà impossibile notare gli allineatori trasparenti.

 

Tuttavia, riducendo la distanza, se ci troviamo faccia a faccia, l’allineatore perde leggermente il proprio potenziale di invisibilità, poiché la presenza della plastica sulla parte esterna dei denti può essere percepita. Quindi: è vero che gli allineatori sono invisibili? In parte sì, dipende dalla distanza.

Tutte le persone possono utilizzare gli allineatori trasparenti?

No, solo una parte delle mal occlusioni è trattabile. Infatti, buona parte delle mal occlusioni dovrebbe essere trattata diversamente. Purtroppo, molti colleghi si ostinano a trattare tutta l’ortodonzia con gli allineatori, per vari motivi: i pazienti accettano il trattamento più serenamente, si tratta di un dispositivo pratico anche per l’operatore, i tempi dei controlli sono brevi e i costi sono contenuti.

 

In alcuni casi è però una scelta sbagliata. Molti casi clinici con recidiva (i denti sono ritornati nella condizione iniziale) non sono stati trattati adeguatamente, e in questi casi gli allineatori trasparenti non erano la soluzione giusta.

 

Ricorda quindi di affidarti a personale esperto e qualificato, rivolgendoti a uno studio dentistico serio. Ci sono figure specializzate, cioè gli specialisti in ortodonzia, con tre anni di specializzazione dopo aver conseguito la laurea in Odontoiatria.

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Cosa è l’apparecchio ortodontico invisibile?

L’apparecchio linguale è un’ortodonzia fissa in cui i brackets e i fili metallici sono presenti, ma nella parte palatale o linguale, ossia quella parte rivolta verso lingua e tonsille. Essendo coperti dai denti, i dispositivi metallici sono invisibili, e in questo caso sono realmente invisibili, per la sola presenza dei denti stessi.

 

Anzi, possiamo dire che l’ortodonzia linguale è l’unica vera ortodonzia invisibile perché indipendentemente dalla distanza tra una persona e un’altra, è del tutto impossibile percepire la presenza dell’apparecchio. Tempo fa sono state scattate delle foto a una mia paziente insegnante di ginnastica artistica, che si è addirittura messa a testa in giù: anche in questo caso, l’apparecchio era totalmente invisibile.

Qual è la differenza fra apparecchio invisibile e tradizionale nel trattamento delle mal occlusioni?

Non ci sono differenze: sia l’apparecchio vestibolare, sia l’apparecchio linguale ci consentono di trattare il 100% delle mal occlusioni in maniera eccellente (diversamente dagli allineatori trasparenti, come abbiamo visto). Di fatto, l’ortodonzia fissa permette qualunque tipo di trattamento.

Quanto costa un apparecchio invisibile rispetto a un apparecchio classico?

Chiaramente i prezzi saranno diversi: l’ortodonzia linguale costa almeno il doppio rispetto all’ortodonzia vestibolare, per varie ragioni: l’apparecchio è più sofisticato, serve personale altamente specializzato (con tariffari superiori) e i controlli richiedono più tempo e impegno alla poltrona, facendo aumentare i costi.

Quali sono i pro e i contro dell’apparecchio linguale?

Non a tutte le persone si adatta il trattamento con ortodonzia linguale. Per esempio, ai pazienti con problematiche parodontali, questo trattamento è fortemente sconsigliato, perché l’igiene domiciliare sarebbe difficoltosa, così come la pulizia dell’apparecchio; questo trattamento è sconsigliato anche a pazienti non particolarmente abili con l’igiene orale domiciliare.

 

Infatti, durante il trattamento con apparecchio, si può accumulare placca, e aumenta il rischio di incidenza cariosa, con elevato rischio di insorgenza di parodontite. In definitiva, a pazienti con un’impeccabile igiene orale domiciliare sono più propenso a consigliare questo tipo di trattamento.

 

Spero di esserti stato utile con questo approfondimento sui diversi tipi di ortodonzia. Se hai ulteriori domande o dubbi da chiarire, non esitare a contattarmi, ne parleremo insieme e sarò ben lieto di esserti nuovamente utile.

 




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