Come odontoiatra, la salute parodontale è un tema complesso e importante che ho molto a cuore. Infatti, problematiche gengivali trascurate potrebbero compromettere non solo la salute orale, ma la salute complessiva della persona. Quali sono le ultimissime novità in tema di parodontite e parodontologia? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Quali sono le vere novità in tema di parodontologia?
…Che non siano laser supersonici o polveri miracolose? Niente di tutto ciò: si tratta delle Linee Guida di tutte le società scientifiche di parodontologia che ho personalmente stampato e rilegato in un fascicolo (la Bibbia della parodontologia, e non esagero!)
Finalmente, gli esponenti della Società di Parodontologia si sono riuniti attorno a un tavolo a livello mondiale e hanno sistematizzato tutto ciò che riguarda lo stato dell’arte attuale in tema di parodontologia: gli aspetti salienti, i più frequenti argomenti di dubbi e discussioni. Si è analizzato cosa ancora funziona e gli aspetti da approfondire scientificamente nel prossimo futuro.
Queste linee guida sono state presentate anche al Ministero della Salute, sono frutto della ricerca scientifica e dell’esperienza viva di odontoiatri che lavorano sul campo giorno per giorno, mettendo a punto la propria competenza e la propria professionalità.
Peraltro, esiste attualmente una pagina sul sito del Ministero della Salute che raccoglie i link con tutte le indicazioni contemplate dal Piano nazionale Linee Guida (PNLG) dal 2008 al 2018.
Te ne parlo anche in questo video.
Tre domande che trovano risposta nelle Linee Guida in tema di Parodontologia
Vorrei farti alcuni esempi di ciò che potresti trovare in questa summa sulla parodontologia.
1. Il laser è efficace nella cura della parodontite?
Una delle domande poste più spesso è: Il laser è efficace oppure no? Qui è riportato chiaramente: le indicazioni non rilevano efficacia scientifica. Molto spesso, presso il nostro studio odontoiatrico di Modena, riceviamo domande e curiosità di pazienti che manifestano interesse verso la pratica del laser per curare la parodontite (nota anche come piorrea).
Proprio per questa ragione, alla cura della parodontite con il laser abbiamo dedicato un articolo specifico. Il laser può essere utilizzato, eventualmente, come coadiuvante della terapia tradizionale, ma, di fatto, da solo non ha efficacia.
La strumentazione meccanica sotto-gengivale rimane l’unica tecnica indispensabile alla rimozione della placca. Ciò è confermato anche dalle evidenze scientifiche, dalle quali emerge come l’associazione del laser alla strumentazione non determini miglioramenti apprezzabili rispetto alla terapia convenzionale.
Quindi, nonostante il laser sia uno strumento prezioso in molti campi della medicina, i dati scientifici e le Linee Guida ministeriali non ne raccomandano l’utilizzo per il trattamento non chirurgico della parodontite.
2. Il fumo di sigaretta peggiora la parodontite?
Un’altra domanda frequente riguarda la possibile correlazione tra consumo di tabacco e malattia parodontale: il fumo di sigaretta fa veramente male? Sì, e sono riportati gli articoli scientifici che dimostrano come la persona fumatrice abbia un peggioramento della malattia parodontale e riscontri un minore effetto delle terapie eseguite.
Anche a questo tema importante abbiamo dedicato un approfondimento sul nostro blog: La parodontite viene causata dal fumo? Ti invito a leggere l’articolo con attenzione.
Tanto per farti un esempio, ti riporto i risultati di uno studio scientifico sulla disbiosi microbica sub-gengivale indotta dal fumo.
È stata effettuata una corposa indagine longitudinale del microbiota sub gengivale. Sono stati presi in esame 804 campioni di placca sottogengivale da 233 siti sottogengivali unici, da 8 persone fumatrici e 9 persone non fumatrici a 3-4 punti temporali, nell’arco di 6-12 mesi, impiegando il sequenziamento dell’rNA 16s.
Questo ricco set di dati longitudinali ha reso possibile il confronto tra le dinamiche temporali del microbiota sottogengivale nelle persone fumatrici e non, individuando i microbi associati alla progressione della malattia parodontale.
La varietà del microbiota sottogengivale e la ricchezza microbica sono risultate maggiori nei fumatori rispetto ai non fumatori.
3. Importanza dei richiami periodici di controllo
Un ulteriore aspetto molto importante riguarda l’importanza dei richiami e dei controlli regolari nel tempo. Una volta conclusa la terapia, è fondamentale proseguire l’osservazione clinica dal parodontologo.
Addirittura, la terapia parodontale di mantenimento (TPM) e i follow up sembrano essere la chiave di volta per una salute parodontale continuativa.
La terapia di mantenimento si effettua tramite un alleanza medico-paziente che prevede un impegno condiviso sulla base del controllo dei fattori di rischio:
- Indice di placca e di sanguinamento.
- Controllo dei parametri parodontali.
- Comportamenti adeguati (fumo, stile di vita, alimentazione, screening della salute generale).
La terapia di mantenimento va personalizzata, indicando una periodicità delle sedute ambulatoriali di solito dai 3 ai 6 mesi. Oltre alle sedute di terapia di mantenimento, il paziente o la paziente riceverà indicazioni di volta in volta su quello che deve fare e come farlo.
Moltissimi studi scientifici dimostrano che i richiami periodici siano essenziali per mantenere con successo i risultati della terapia parodontale.
Per esempio, in uno studio realizzato in Svezia e pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology (una delle principali riviste di settore), i risultati della terapia di mantenimento hanno dato esiti molto incoraggianti dopo un lasso temporale di 30 anni. Lo studio ha analizzato pazienti che avevano ricevuto trattamenti per la malattia parodontale, valutando la capacità di controllo della malattia stessa.
Un’ultima considerazione prima di salutarci
Gli argomenti dibattuti dalle Linee Guida di cui ti ho parlato sono davvero numerosi. Questo manuale è fondamentale sia per noi figure professionali, come riferimento scientifico e aggiornamento, sia come traccia per i pazienti e le pazienti.
Infatti, oltre all’opinione personale, preferisco avvalermi delle risposte della scienza di fronte ai dubbi e alle perplessità delle persone che si rivolgono a me e al mio studio per affrontare le proprie problematiche.
Ciò è davvero importante, perché moltissime persone arrivano in studio con convinzioni radicate sul famigerato “sentito dire” (“ho letto che…”, “ho sentito che…”, “anche un suo collega dice che…”).
Ciò che conta veramente sono i riferimenti razionali e le fonti scientifiche. Se desideri sapere di più su queste linee guida e sugli interventi futuri del Sistema Sanitario nazionale in tema di parodontologia, puoi scrivermi direttamente all’indirizzo simone@simonevaccari.it: sarò ben lieto di rispondere a tutte le tue domande.
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