- Migliorare il sorriso ha un notevole impatto estetico, ma non solo
- Trattamento con faccette dentali: controindicazioni e limiti
- In quali situazioni può essere controindicata l’applicazione delle faccette?
- Esistono casi in cui le faccette proprio non si possono mettere?
- Trattamenti low cost: alla larga!
Quali sono i vantaggi di un trattamento di estetica dentale eseguito con faccette dentali in ceramica? Sono innumerevoli i benefici di questo trattamento e se ne parla frequentemente. D’altro canto, ho notato che sono invece poche le occasioni in cui si parla dei limiti e delle eventuali controindicazioni delle faccette dentali.
Ho già spiegato cosa sono le faccette dentali, quando sono indicate e quanto costano. Proprio per questo, ho deciso di rispondere qui a tutta una serie di dubbi e domande che molto probabilmente ti starai ponendo anche tu. Sono tendenzialmente dubbi e domande che chiunque si porrebbe prima di sottoporsi a un trattamento di questo tipo.
Migliorare il sorriso ha un notevole impatto estetico, ma non solo
Avere dubbi è lecito: infatti, il trattamento con le faccette dentali è molto importante e determina un notevole cambiamento, non solo estetico, ma anche interiore. Infatti, un sorriso nuovo è in grado di dare maggiore sicurezza, migliora la qualità della vita di relazione e quindi i pazienti possono raggiungere traguardi che credevano impossibili.
Le faccette dentali estetiche sono il segreto di un sorriso perfetto. Di conseguenza, la motivazione sottesa a un trattamento estetico simile è importante, poiché i cambiamenti che si ottengono riguardano anche il nostro modo di porci con le altre persone.
Devi infatti sapere che il sorriso è responsabile al 70% dell’estetica del volto; è perciò naturale che, avere un miglioramento a questo livello, può cambiare la nostra espressività e dunque l’impatto che abbiamo sugli altri, dandoci maggior sicurezza e migliorando anche la nostra autostima.
Stiamo parlando di un trattamento irreversibile, a parte la modifica di alcuni parametri. Un motivo in più per chiarire adeguatamente anche gli aspetti un po’ “spinosi” di cui magari nessuno ti ha mai parlato.
Trattamento con faccette dentali: controindicazioni e limiti
Vediamo insieme di chiarire i principali dubbi che mi espongono molto spesso i pazienti.
Come cambia il proprio sorriso dopo il trattamento?
Molti pazienti hanno timore di non piacersi e sono restii a intraprendere un percorso di questo genere. Ottime notizie. Il trattamento con faccette dentali è in grado di fornire una possibilità senza eguali: vedere in anteprima il risultato!
Questa tecnica è nota come “previsualizzazione estetica” e dà l’opportunità di vedere in anteprima come sarai con un nuovo sorriso.
In altri ambiti dell’estetica, non ci sono possibilità reali di sapere come saremo a conclusione del trattamento. Ad esempio, non è possibile scoprire come sarà il nostro naso prima di un intervento di rinoplastica, lo scopriremo dopo alcune settimane dall’intervento, dopo il riassorbimento degli edemi.
Con le faccette dentali, questo limite viene superato: si può stampare in anteprima un sorriso (non con faccette in ceramica, ma in plastica) che ci consentirà di avere da subito un’idea rispondente all’effetto post trattamento.
Non è una previsualizzazione al computer con un software, ma viene effettuata direttamente nella bocca del paziente, in modo da “sentire” con le labbra, la lingua e le mani, di vedersi allo specchio, scattarsi foto e vivere davvero questa esperienza anche con le persone care.
La previsualizzazione può essere tenuta in sede anche per qualche giorno, perciò il paziente ha la possibilità di effettuare una vita di tutti i giorni, relazionarsi con gli altri e ricevere feedback, accrescendo la propria motivazione.
La previsualizzazione è utile anche all’odontoiatra, perché aiuta a capire se apportare modifiche, lavorando con le forme per ottenere un risultato ottimale.
Preparazione dentale
Per applicare le faccette è spesso inevitabile la limatura degli elementi dentali. Il processo è irreversibile: infatti, una volta che i denti sono stati limati, il tessuto dentale non ricresce.
Spesso, la limatura dei denti è un ostacolo psicologico che non tutti i pazienti riescono a superare. Ottime notizie anche qui: esiste la possibilità di applicare le faccette senza limatura o preparazione dentale, ossia le faccette no prep.
Infatti, devi sapere che, sebbene in molti casi la preparazione dei denti sia indispensabile, mi sono prodigato negli anni per studiare soluzioni minimamente invasive, rimanendo entro la compagine dello smalto: si parla di ameloplastica.
Si tratta di piccoli ritocchi che riguardano alcune porzioni del dente, che consentono di eliminare alcuni sottosquadri o arrotondare spigoli, ottenendo un dente di forma più sinuosa che consenta l’alloggiamento della faccetta.
La tecnica no prep o con preparazioni minimali è un grande vantaggio: la motivazione dei pazienti aumenta e c’è un maggiore riscontro anche tra i pazienti più giovani.
Le faccette si possono staccare?
È una possibilità che spaventa molte persone, soprattutto se questa possibilità si può verificare durante un’occasione importante o nella vita di relazione.
Anche qui abbiamo buone notizie: esistono adesivi smalto-dentinali che consentono di far aderire la faccetta allo smalto dentale in modo praticamente irreversibile. Una volta cementata la faccetta, questa rimarrà salda in sede praticamente per sempre.
L’adesione è massima e ha alte prestazioni, ma solo se eseguita sullo smalto dei denti naturali. Quando l’adesione viene eseguita sulla dentina, le performance calano drasticamente e tendono a peggiorare nel tempo.
Perciò, collegandoci al punto precedente, la non preparazione o la preparazione minimamente invasiva degli elementi dentali è fondamentale per eliminare una delle più grandi paure dei pazienti, che è proprio il distacco delle faccette: più smalto riusciremo a salvare, maggiore sarà l’adesione e la possibilità del distacco sarà praticamente impossibile.
Anche il processo di adesione viene eseguito a mano da un professionista e perciò deve essere perfettamente eseguito: è fondamentale affidarsi sempre a un odontoiatra esperto in estetica dentale, con grande esperienza e abilità che sappia ottimizzare la tecnica dell’adesione.
Quanto durano le faccette?
Non è possibile fornire una risposta precisa, ma voglio comunque tranquillizzarti: infatti, la faccetta è il restauro odontoiatrico più longevo in assoluto e con le più alte performance, per due motivi:
- La cementazione delle faccette in ceramica sullo smalto (e non sulla dentina).
- Essendo alloggiate nella parte esterna, le faccette sono facilmente gestibili dai pazienti: l’igienedomiciliare è la chiave di volta della durata di questi manufatti: spazzolino elettrico, filo interdentale e regolarità sono indispensabili per performance soddisfacenti e di alto livello.
Uno dei miei grandi maestri, il Dr. Toreskorg, di Göteborg, Svezia, primo laureato presso la USC (University of South California) in Protesi Dentale, mostrò tantissimi casi da lui eseguiti nel lavoro di una vita intera: decine di casi ben eseguiti a 20, 30 e 40 anni di manufatti resistentissimi e incredibilmente durevoli nel corso del tempo. Il relatore di cui ti ho parlato è uno tra i dentisti più conosciuti e in grado di vantare nel tempo controlli di così alto livello.
Le faccette si possono rompere? Si potrà mangiare come prima?
Anche in questo caso, è bene sapere che le faccette in ceramica integrale sono particolarmente fragili quando le maneggiamo al momento della cementazione e della realizzazione, ma una volta cementate diventano estremamente resistenti.
Sono stati effettuati degli studi sulla resistenza agli urti del dente naturale e del dente con faccette. Si è scoperto che il dente ricoperto da faccetta ha maggiori performance, quindi è verosimilmente più resistente e può quindi mordere alimenti più duri e ricevere urti dall’esterno senza che si verifichi la frattura del dente.
Questo dato è sorprendente e va in controtendenza, perché tutti i pazienti sono convinti che le faccette siano fragili e presentino dei limiti. È altrettanto opportuno chiarire che esistono faccette in ceramica o materiale composito, e non tutti i materiali presentano queste caratteristiche di resistenza.
In particolare, oggi è diffusa la realizzazione di faccette in materiale composito che hanno il vantaggio di un minore investimento economico, ma che non offrono gli stessi risultati.
Anche nel mondo delle ceramiche ne esistono di differenti tipi, con diverse performance, perciò sarà bene confrontarsi col proprio dentista, perché diversi materiali possono dare diversi risultati. Ancora una volta, affidarsi a professionisti esperti garantirà senza dubbio la scelta del materiale migliore.
In quali situazioni può essere controindicata l’applicazione delle faccette?
In alcune situazioni il trattamento con le faccette potrebbe essere sconsigliato:
- mal occlusioni;
- denti mal posizionati;
- bruxismo.
Vediamole più nel dettaglio.
Mal occlusioni
È il caso, per esempio, delle mal occlusioni, come il morso profondo (deep bite), il morso crociato, il morso testa a testa che espongono per ragioni biomeccaniche la faccetta a carichi masticatori e traumi masticatori eccessivi che ne predisporrebbero la frattura o il distacco.
In queste situazioni è necessario effettuare una corretta diagnosi, e fare degli accertamenti prima di effettuare il trattamento con le faccette.
Lo scopo è spiegare ai pazienti l’importanza di correggere le malocclusioni, perché diversamente non potrebbe essere eseguito il trattamento con faccette o potrebbe essere soggetto a rischi.
La diagnosi iniziale deve essere effettuata da personale esperto: quando si rivolgono a me pazienti insoddisfatti da trattamenti eseguiti altrove, le mal occlusioni sono sempre presenti e mal diagnosticate.
Le malocclusioni sono corrette con trattamenti ortodontici e in alcuni casi si tratta di correzioni rapide, per poi effettuare il trattamento con faccette.
Denti mal posizionati
In questo caso, le faccette sono del tutto controindicate. Qui il trattamento ideale è un trattamento ortodontico per recuperare l’eventuale difetto di posizione che causa una scorretta occlusione.
Bruxismo
È l’abitudine a digrignare i denti sia durante la notte (bruxismo notturno), sia durante il giorno (bruxismo diurno); si parla anche di bruxismo misto. Spesso questa condizione è considerata una controindicazione assoluta al trattamento con faccette.
Anche qui va fatta chiarezza. Non è sempre così: se il bruxismo ha provocato un’usura dei denti posteriori, si deve prima recuperare la dimensione verticale dei denti posteriori e successivamente effettuare un trattamento con faccette nel settore anteriore.
Se questo precedente passaggio viene omesso, il paziente fortemente bruxista potrebbe compromettere fortemente il trattamento con le faccette.
Riabilitare i settori posteriori (molari e premolari) non ha tanto uno scopo estetico, quanto piuttosto uno scopo funzionale, per creare quel necessario sigillo che ci consentirà di mantenere a lungo le faccette applicate posteriormente.
Esistono casi in cui le faccette proprio non si possono mettere?
Esistono – come i casi di malattie paradontali o di denti anteriori con corone già posizionate – ma esistono anche valide soluzioni ad alcuni problemi.
Denti anteriori con corone già posizionate
Se sui denti anteriori hai già posizionato delle corone e dunque i tuoi denti sono stati già limati, purtroppo non è possibile applicare faccette su corone preesistenti.
Tuttavia, se non tutti i denti presentano corone, ma solo alcuni, è possibile comunque inserire nuove corone sulle corone in ceramica integrale già esistenti, e si possono applicare le faccette sui denti naturali non trattati con corone.
Con le nuove tecnologie e i nuovi materiali, è possibile utilizzare il medesimo materiale sia per la faccetta, sia per la corona, perciò il risultato estetico finale è eccellente.
È una delle situazioni cliniche che si presentano più frequentemente e si può risolvere in modo efficace, soprattutto se ci si affida a tecnici preparati che utilizzano materiali di alta qualità.
Malattia parodontale
Possiamo affermare che il paziente affetto da parodontite o piorrea non può applicare le faccette. Questa affermazione potrebbe stupirti, perché forse hai letto che le faccette potrebbero essere una soluzione alla malattia parodontale.
In realtà, vorrei fornirti ulteriori informazioni in merito, per capire come gestire il problema della malattia parodontale e il trattamento con faccette. Senza dubbio posso dire che la piorrea è una forte controindicazione, finché la parodontite non viene curata.
Se la situazione clinica è fuori controllo, pensa prima alla tua salute e segui un trattamento parodontale che ti consenta di salvare il parodonto per garantire una stabilità dei tuoi elementi dentali nel lungo tempo.
Una volta risolta la malattia parodontale, potrai con successo sottoporti al trattamento con faccette. Perché le faccette dentali nel paziente parodontale sono un’ottima soluzione e quando?
Se soffri di questa malattia, noterai che le gengive tendono a ritirarsi, scoprendo un “triangolino” tra un dente e l’altro, normalmente coperto dalla papilla interdentale.
Ritirandosi, la gengiva fa sì che si ritiri anche la papilla e si appiattisca, con l’apertura di un fastidioso spazio nero tra un dente e l’altro. Questo spazio può essere chiuso e l’applicazione delle faccette è il miglior trattamento possibile per migliorare l’estetica compromessa dalla malattia parodontale.
Prima di effettuare questo trattamento, è necessario che tu ti sottoponga a una visita per ricevere una diagnosi parodontale con un esperto in parodontologia. Una volta risanata la parodontite, potrai colmare il gap estetico.
Un’altra buona notizia: le terapie parodontali hanno tempi variabili dai 4 agli 8 mesi, perciò dopo una breve attesa sarai in grado di applicare le faccette risolvendo il problema estetico.
Trattamenti low cost: alla larga!
Diffida sempre delle faccette low cost, anche se i prezzi contenuti e il breve tempo ti allettano. Queste soluzioni vengono spesso proposte sia in strutture all’estero sia qui in Italia. Tuttavia, è necessario anche conoscere ciò che sta dietro a questi trattamenti.
Dubito fortemente che un professionista preparato e competente, fortemente appassionato e con una solida formazione ed esperienza possa svendere a pochi euro il proprio valore. Dietro alle offerte low cost si celino cliniche che offrono personale inesperto e non qualificato, con risultati discutibili.
In venti anni di carriera ho avuto modo di interagire con pazienti che si sono recati all’estero, attratti dai prezzi contenuti, ma posso garantirti che i risultati erano terrificanti, con effetti collaterali spiacevoli, come ad esempio i distacchi o una forte sensibilità termica.
Purtroppo, spesso, quando la bocca è compromessa, il prezzo da pagare in termini di salute dentale è alto (devitalizzazione, corone, abbandonando la strada delle faccette, terapia parodontale per correggere problemi a livello gengivale).
Quindi il mio consiglio è evitare di lasciarsi irretire da queste soluzioni rapide ed economiche, perché poi sarà costoso e doloroso riuscire a recuperare la situazione, e il proprio benessere dentale potrebbe essere a rischio.
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